03/07/13

UNA "GREEN ENERGY" CHE PUZZA MOLTO DI BRUCIATO

http://cdn.medicinalive.com/wp-content/uploads/2009/01/cattivo-odore.jpg

Mentre nel silenzio più assordante, fatto calare dal connubio imprenditori-politica sul redditizio business "verde" delle centrali a biomasse e a biogas, tutto sembra filare liscio, ogni tanto, dalla fitta coltre dei fumi causati dalla combustione del legno "vergine", fuoriesce qualche notizia interessante, che nemmeno i filtri di "ultima generazione" adottati da questi mirabolanti impianti riescono a trattenere.

Ovviamente le cattive notizie è meglio sottacerle, ed infatti, non sempre gli incidenti e gli inconvenienti che spesso accadono all'interno di questi impianti giungono a conoscenza dell'opinione pubblica.

Qualche volta però, le disgrazie che accadono in casa propria, ma che possono mettere in pericolo la salute di molti innocenti, non è possibile nasconderle, e così può succedere che ci sia qualche bene informato che si prende la briga di informare tutti gli altri cittadini inconsapevoli, anche coloro che si sono accontentati delle "rassicurazioni" fornite dai burocrati di turno.

Appurato che le bollette enrgetiche che pagano gli italiani sono le più care d'Europa a causa degli incentivi che finiscono nelle tasche degli (im)prenditori titolari di queste centrali, c'è anche da dire, che tutta questa energia prodotta da questi impianti, semplicemente non serve, perché il paese Italia è in surplus di produzione energetica (120 GW di capacità di produzione energetica contro un fabbisogno massimo di 60 GW).

Quindi? Quindi le centrali devono rimanere a prescindere, perché gli alti incentivi che leggi assurde garantiscono agli imprenditori di turno, devono continuare ad essere garantiti, anche se l'energia prodotta non serve e viene sprecata e anche a costo di aumentare notevolmente i livelli di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, o che all'interno delle centrali si verifichino incidenti che possano mettere a repentaglio la salute o la vita stessa delle persone che hanno la sfortuna di vivere nei pressi di questi impianti.

Sotto, riporto notizia di alcuni incidenti avvenuti in queste ultime settimane in alcuni impianti a biomasse e biogas disseminati sul nostro territorio nazionale, fra cui quello avvenuto lo scorso mese di marzo alla centrale a "biomasse" di Bagnolo di Po (RO), la Bagnolo Power, "gemella" della Zignago Power di Fossalta di Portogruaro e sempre facente parte del gruppo Marzotto, che delle "biomasse" ha fatto uno dei propri core business!
Buona lettura.

(Cliccare sopra al titolo per leggere l'articolo):

2) Incidente alla biogas di Finale Emilia (Modena)

3) Sequestrata un'altra biogas dal CfS

4) Incidente alla centrale a biomasse di Bagnolo Po


 



Nessun commento:

Posta un commento