Non è la prima volta che questo blog si occupa
della questione del TAV (capito politici testoni? IL TAV, no LA TAV!). (clicca qui)
Che si tratti di una truffa bella e buona lo
hanno capito quasi tutti.
Quasi tutti tranne i politici ovviamente, i quali
devono continuare a fare disinformazione perché il partito al quale
appartengono e che li stipendia, è dentro fino al collo all'
"affaire" TAV!
Perché dalla sua pagina facebook, Andrea
Martella, che dal 2001 siede ininterrottamente in Parlamento, deve continuare ad
offendere il buon senso e l'intelligenza delle persone con frasi prefabbricate
del tipo:
"...una questione come questa, cruciale
per il futuro del Veneto a livello infrastrutturale ed economico, significa ostacolare
deliberatamente la strada per lo sviluppo di questa regione...".
Il sottoscritto, ma anche tantissime altre
persone, vorrebbero finalmente capire a quale modello di "sviluppo" si riferiscono i "nostri" distantissimi politici di professione,
quando usano termini come "crescita" e "sviluppo".
Non bastano i disinformatori che siedono dentro
al comune di Portogruaro, che con le loro facce di bronzo stanno spacciando IL
TAV per un semplice "quadruplicamento" della linea ferroviaria
Venezia-Trieste?
Oramai, l'hanno capito anche i muri che IL
TAV si deve fare, perché tutti i partiti dell'arco costituzionale che stanno
continuando ad autoeleggersi in Parlamento, hanno le mani sporche sozze di
marmellata.
Aprendo lo sguardo anche sul tratto del TAV in
Val di Susa, è interessante leggere alcuni brevi passaggi apparsi al riguardo
sul blog di Beppe Grillo:
"Sabato 21 settembre il movimento no tav
si è ripreso la prima pagina dei quotidiani nazionali. Non per merito suo nè
per colpa di qualcuno, per scelta sì, ma di altri.
I fatti sono noti, due detenuti appartenenti al pcpm (le
cosiddette “nuove br”) scrivono dal carcere e citano il movimento no tav. Di
questa lettera si trova marginalmente traccia sul
web ma guarda caso arriva come un lampo sulle scrivanie dei cronisti. Neanche
delle nuove br si trova traccia".
Si scomodano perfino le BR (di nuovo, non bastava il povero Aldo
Moro?) pur di giustificare la costruzione di questa "grande opera"
del nulla!
"Nel
medesimo giorno il governo conferma l’invio di 200 militari in più presso
il cantiere di Chiomonte. Anche di loro non si trova traccia e se anzi proviamo
a contare le dichiarazioni di questo tipo e a sommarne i numeri di nuovi uomini
spediti sul campo scopriamo che nel cantiere dovrebbero esserne stipati una
quantità di militi e poliziotti superiore a quella dei soldati inviati nelle
missioni all’estero, migliaia e migliaia di unità".
"Chi
oggi vuole costruire la nuova linea Torino Lione ad alta velocità ha esaurito i
suoi argomenti, il movimento no tav resiste e continua ad opporsi. Non resta
come mezzo dunque che la demonizzazione di chi si oppone, usando
ogni mezzo, anche il più falso e subdolo per giustificare la costruzione di un
cantiere che a quanto ammettono gli stessi costruttori-devastatori costa più in
ordine pubblico che in operai e calcestruzzo.
Ammettere questo significherebbe ammettere la sconfitta".
(per leggere l'articolo completo, clicca qui).
Ammettere questo significherebbe ammettere la sconfitta".
(per leggere l'articolo completo, clicca qui).
Ma come è noto, ammettere i propri errori o una sconfitta, è cosa che solo persone integerrime ed intellettualmente oneste sono in grado di fare.
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