La pesantissima crisi economica, che sta colpendo duramente l'area del sud Europa e che si sta espandendo a macchia d'olio in tutti i Paesi dell'UE, rei di aver adottato la moneta unica, in Grecia, ha causato un aumento esponenziale della prostituzione, che negli ultimi due anni è aumentata del 150%.
Gli alti tassi di disoccupazione e la conseguente impossibilità di trovare un lavoro, ha spinto moltissime giovani donne a prostituirsi, nel disperato tentativo di procurarsi i mezzi di sostentamento necessari per tirare avanti.
Dal momento che la "concorrenza" è molto alta, per una nota legge di mercato, che tende a modulare il prezzo della domanda in base all'offerta, il prezzo di ogni prestazione, si aggira sui 10 euro.
Nulla di nuovo sotto il sole, dal momento che è risaputo che all'aumentare della povertà, si verifica un aumento esponenziale della delinquenza e della prostituzione.
I burocrati della UE e della finanza speculativa che controlla le banche, queste cose le sanno benissimo, ma a loro non interessa! Quello che conta sono gli utili, i soldi e il potere che ne consegue.
La dura recessione economica, iniziata nel 2008, in Grecia, ha prodotto una disoccupazione giovanile che supera il 50%, ed in certe zone arriva al 75%.
In Italia, siamo "solamente" al 40%, ma non c'é fretta, perché il picco della "crisi" è previsto per il 2018-2020.
La Grecia è vicina, non solo geograficamente!
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