Giovanni Falcone. Ventuno anni dopo!

 
23 maggio 1992 - 23 maggio 2013

Oggi ricorre il ventunesimo anniversario dell'uccisione del magistrato Giovanni Falcone, della sua compagna Francesca Morvillo e della sua scorta.

Non c'è stato un solo giornale di regime ed un giornalaio ad essi legato, che si siano degnati di ricordare questa triste pagina di storia che ha macchiato di ulteriore sangue questo dannato paese.

Il motivo, d'altronde, è chiaro, visto che se si cancella la memoria collettiva, si cancellano anche i riferimenti e la storia di un Paese, di un popolo.

Rendere un popolo privo di storia e di memoria collettiva, serve a crescere nuove generazioni di uomini e donne senza riferimenti e senza ideali, quindi incapaci di prendere decisioni in libertà ed autonomia,  costringendoli ad affidarsi sempre alla volontà del potere dominante, senza avere la capacità ed i mezzi per contrastarlo.

Un popolo così, oggi tra l'altro, investito da una enorme e crescente immigrazione, è destinato a perdere velocemente le proprie radici e la propria dimensione all'interno del tutto; in una parola, un simile popolo, è destinato a diventare senza storia.

Un popolo simile, oggi, sta prendendo velocemente forma e sostanza. Basta guardarsi attorno!

Se non vogliamo che la morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, delle loro scorte e dei tanti altri uomini onesti che hanno servito questo ingrato paese, siano state inutili, ciascuno di noi deve cercare di dare il proprio piccolo contributo per mantenere vivo il ricordo e soprattutto il messaggio lasciatoci da questi uomini.