Dubbi, incertezze, timori, in una parola PAURA!
Si tratta di una reazione naturale, che ogni uomo, ogni donna, ogni bambino ed ogni essere vivente in generale, provano di fronte all'imprevisto, all'ignoto, al cambiamento improvviso.
Ma mai come in questo periodo storico, il cambiamento si è reso così necessario, verrebbe quasi da dire, vitale.
Mai come ora, così tanti esseri umani tutti in una volta, si sono trovati di fronte ad un bivio:
continuare lungo la strada tracciata da altri che sta portando milioni di persone verso una vita di stenti ed infelicità, oppure, con le dovute precauzioni, intraprendere una strada nuova e sconosciuta?
Personalmente propendo per la seconda way, e magari, chi segue il blog, l'ha capito da un po', ma dato il punto di non ritorno in cui siamo arrivati, credo che chiunque ami la "libertà", non possa avere dubbi al riguardo.
Non mi soffermerò qui ad elencare nuovamente le tante cause e motivi per cui, al punto in cui siamo arrivati, la stragrande maggioranza dei paesi occidentali, ed in particolare dell'UE, faranno bancarotta, rendendo la vita impossibile a milioni di persone. E' solo questione di quando, non di se.
Basti qui tenere a mente solo un dato: in Italia, il tasso di disoccupazione giovanile ha superato il 42% e non accenna a fermarsi (e non si fermerà), mentre quello totale si aggira attorno al 23% e non al ridicolo 12,2% che i venduti mass media ci spacciano, ed anche qui purtroppo, il numero totale dei senza lavoro è destinato a crescere.
Negli altri paesi della UE, la situazione non è migliore, è solo questione di tempo, e nemmeno molto.
Ci sono tanti altri fattori che indicano chiaramente che la situazione precipiterà, a ciascuno di noi quindi, spetta il dovere di informarsi in maniera seria ed obiettiva.
Questo blog, in molti articoli ha denunciato le cause ed anche i nomi dei colpevoli di questa irrimediabile situazione, ed in parecchi articoli ha anche suggerito alcune soluzioni praticabili che permetterebbero a molte persone di prepararsi al meglio quando arriverà il momento, o i momenti, visto che queste situazioni di bancarotta degli stati, vengono gestite per tappe (vedasi la Grecia, la Spagna, il Portogallo ed ora l'Italia).
Personalmente sono convinto che ciascuno di noi dovrebbe ricercare situazioni ed opportunità lavorative al di fuori dell'Italia e anche dell'area euro.
Paesi e Continenti in grado di offrire alternative alla prigione messa in piedi dai burocrati della UE ce ne sono tanti, dalla Svizzera ai Paesi emergenti dell'Africa, dall'Australia alla Nuova Zelanda, dal Costa Rica al Cile al Perù e Panama, fino alle molte zone del Sud America, ricche di risorse naturali, formate da una popolazione giovane e con una moneta sovrana, quindi con una propria Banca Centrale.
Al limite, può andar bene anche rimanere in Italia, ma svincolandosi dall'opprimente macchina burocratica interna ed aprendosi ai mercati e alle realtà estere (sede fiscale all'estero, ecc.).
L'importante è non credere a quello che i grassi burocrati ed i loro sottoposti politicanti vorrebbero farci credere, e cioè che quello in cui viviamo ora, è il migliore dei mondi possibili.
Ciascuno di noi è artefice del proprio destino, ed ognuno di noi, nei limiti delle proprie possibilità, ha il dovere di provare ad intraprendere la strada che ritiene migliore per sé stesso e per i propri cari, specie se sono figli piccoli.
Ciascuno di noi, dentro di sé, deve cercare di vincere le sue paure, che il più delle volte sono irrazionali e limitanti, in modo che un domani non potrà avere rimpianti per non aver osato quando poteva osare.
Ciao Fabio, l'articolo sembra quasi un preludio al fatto che con la tua famiglia ti stai preparando per andare all'estero...sbaglio?
RispondiEliminamarta
Si hai ragione, ci stiamo preparando...ciao
RispondiElimina