17/05/13

Perché la nave Italia affonderà!

http://massimomelica.net/wp-content/uploads/2011/07/titanic.jpg
di Fabio Pupulin

Parlando tutti i giorni con le persone, mi rendo conto del malessere sempre più diffuso che alberga ormai in pianta stabile all'interno di molte di esse.
Questa lunghissima "crisi", che ormai è  divenuta a tutti gli effetti una vera e propria depressione economica, sta lasciando sul campo di battaglia (la vita di tutti i giorni), un numero impressionante di morti e feriti.

Basti solo pensare che, ogni giorno, in Italia, chiudono i battenti per sempre, circa mille attività, mentre duemila persone vanno ad ingrossare le fila dei disoccupati.

Si tratta di numeri impressionanti, impensabili fino a qualche anno fa, che molti "economisti", "esperti" o presunti tali, non avevano né previsto né immaginato.



Coloro, invece, che a livello istituzionale sapevano, si sono guardati bene dal pronunciarsi, dimostrando in tal modo la loro complicità con gli "squali" della finanza malata che governa i "mercati", e che sta proseguendo nella sua opera di distruzione ed appropriazione della ricchezza altrui.

Per contro, ci sono molti analisti finanziari, economisti e studiosi indipendenti, (Benetazzo, Barrai, Galloni, Della Luna, Fitoussi, ecc.) che, almeno dal 2005, ma parecchi di loro anche da molto tempo prima, ci avevano messi in guardia riguardo al disastro economico e sociale che ora ci sta investendo.

Le cause del dissesto economico in atto, sono molteplici, e la principale di esse, riguarda la moneta unica, l'euro, che come già scritto più volte in questo blog, è una moneta privata, che per sua natura, per il modo in cui è stata concepita, è deleteria per le economie dei Paesi che l'hanno adottata.

E' matematico che uno Stato, nel lungo periodo, acquistando ad esempio 1000 euro, e dovendone restituire 1003 o 1004 ed oltre, a seconda del tasso di interesse che i "mercati" impongono, si indebiterà progressivamente sempre di più, e si vedrà costretto a vendere titoli di stato solo per pagare gli interessi, generando a sua volta altri interessi da rimborsare. Un cane che si morde la coda!
Per esempio, nel 2012, l'Italia ha pagato 80 miliardi di euro solo di interessi!

Questa pratica perversa, riguarda tutti i Paesi aderenti all'euro!
Nel lungo periodo quindi, l'adozione di una moneta così concepita, si sta dimostrando fallimentare, e lo testimonia il fatto che ora, anche la Francia sta entrando in recessione, mentre la Germania sta accusando il colpo.

Oltretutto, l'euro, è una moneta "rigida", a cambio fisso, che può venire stampata solo dalla BCE (che è privata), perciò i Paesi in difficoltà, non possono né stampare né svalutare per tornare competitivi sui mercati (come faceva l'Italia ai tempi della lira!).

Ovviamente, i nostri "economisti" da copertina e da salotto televisivo, non oseranno mai dire nulla al riguardo!
Troppo impegnati a scodinzolare ai piedi dei loro padroni e ad apparire ai teatrini in TV.

Nel frattempo, lo scorso mese di marzo, il debito pubblico, ha raggiunto la quota di 2034 miliardi di euro, cioè il 131% del PIL!

Considerando che in Italia, ogni giorno che passa, a causa delle chiusure aziendali e del conseguente calo della produzione, il PIL cala, è logico pensare che il rapporto debito/PIL sarà destinato ad aumentare sempre più; si tratta di una elementare equazione matematica, non di un'opinione!

A tutto ciò, si aggiunga l'inettitudine di una classe politica autoreferenziale, ladra, corrotta e subalterna ai poteri della finanza sovranazionale (si vedano gli ultimi Trattati UE entrati in vigore il primo gennaio di quest'anno), nonché totalmente asservita agli interessi degli americani in quest'area geografica, che vantano ben 113 basi  sul suolo italiano.
In pratica, l'Italia è una colonia degli yankee!

Si consideri inoltre, che il picco della "crisi" è previsto per il biennio 2018-2020, ed al riguardo, è di pubblico dominio (per chi ha voglia di cercare le notizie), il documento "Urban Operation in the Year 2020", (clicca qui), in cui si prevede espressamente l'utilizzo dell'esercito nelle strade delle città per sedare e reprimere le rivolte.

Infatti, in molte città italiane, tanto per abituare la gente, sono già iniziati i presidi di certe zone "calde" da parte dei militari, che sempre più spesso, anche da queste parti, si vedono marciare in fila, fucile d'assalto in pugno, lungo le strade!

Oramai il dado è stato tratto, e da parecchio tempo, e la politica nostrana non può più nulla, perché il vero potere è stato ceduto alla UE attraverso i Trattati ratificati in questi ultimi anni da parlamenti conniventi ed incompetenti.

Beppe Grillo ed il M5 Stelle, purtroppo, paiono avere il solo scopo di veicolare la rabbia ed il malcontento all'interno dei canali istituzionali, calmierando in tal modo l'esplosiva situazione che si sta venendo a creare.

D'altronde, tentare di mettere ai comandi della nave un nuovo comandante, quando quest'ultima sta affondando, non serve a nulla.

(puoi leggere questo articolo anche su Wall Street Italia)







2 commenti:

  1. "Beppe Grillo ed il M5 Stelle, purtroppo, paiono avere il solo scopo di veicolare la rabbia ed il malcontento all'interno dei canali istituzionali"

    ciao,
    quel "paiono" lo trovo termine ingenuo. Al di la del fatto che Grillo pare aver tenuto conversazione con l'ambasciatore Usa Ronald Spogli nel 2008 di cui non si sa nulla in merito ai temi trattati, quel che più mi ha colpito nei giorni post elettorali è stata la ridondante affermazione della voce Anglosassone, dalle interviste rilasciate alla BBC o alla liberista stampa estera all'ambasciatore inglese invitato a Ballarò o al canditato Usa che applaude il movimento.
    Gli Usa non hanno oltre 700 basi militari nel mondo a caso e certamente si sono preoccupati di mantenere il controllo del Belpaese per sedare ogni spaccatura sociale. Passata la burrasca non si son fatti più vedere. Nessuno comunque avrà vita facile negli anni a venire.
    Intanto un nuovo MUOS avanza in Sardegna..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari fossi "ingenuo"... purtroppo penso di avere una visione del futuro che ci attende piuttosto nitida, Grillo o non Grillo.
      Gli americani, come ben sappiamo, ci considerano la loro colonia del sud-Europa, e di fatti, lo siamo a tutti gli effetti.
      Ciao

      Elimina