… stando alle
indiscrezioni riportate da La Stampa, "il dado è
tratto. Dopo mesi di tentennamenti e un rinvio, il governo ha deciso di
rinunciare ad un nuovo blocco dell’aumento dell’Iva".
L'articolo del
quotidiano precisa che "il solo
blocco dell’aumento Iva fino alla fine dell’anno ci costerebbe un miliardo, per
renderlo strutturale ne sarebbero necessari quattro. Numeri ormai
insostenibili, se si considera che fonti della Ragioneria riferiscono di un
rapporto deficit-Pil già abbondantemente oltre la soglia di sicurezza prevista
dalle regole europee. Il primo ottobre
la terza aliquota Iva salirà dunque dal 21 al 22% come previsto dall’ultima
manovra del governo Berlusconi per lo scorso primo luglio". (dal sito Wall Street Italia).
La presa in giro da parte dei camerieri della UE, vestiti da ministri della repubblica italiana continua.
Dopo aver aumentato gli acconti sulle imposte la scorsa estate, con la scusa che l'aumento dell'IVA si sarebbe potuto evitare, ecco che puntualmente l'imposta, dal prossimo primo ottobre passerà dal 21% al 22%!
Inoltre l'IMU si pagherà, eccome si pagherà, solamente che si chiamerà "SERVICE TAX" e sarà pure più salata!
Stare qui ad imprecare, bestemmiare o lamentarsi non serve a niente.
L'unica cosa sensata ed intelligente da fare è quella di affamare il sistema e i suoi servi.
Come? Togliendo i risparmi dalle ladre banche e depositandoli in istituti di altri paesi, possibilmente fuori dall'area euro, delocalizzando l'impresa dove il costo del lavoro e la tassazione pesano per metà o un terzo di quelle italiane, magari trasferendo anche la propria famiglia.
Gettare la TV nella prima discarica, usare i quotidiani solo al WC senza leggerli, eliminare tutto il superfluo, leggere solo libri di qualità che, ovviamente non vengono reclamizzati dai massmedia, se possibile espatriare, portando via con sé risparmi, ricchezza di idee e smettendo così di pagare tasse e balzelli in questo paese morto.
In una parola, affamare nella maniera più veloce possibile il "sistema", farlo implodere al più presto, altrimenti esso imploderà lo stesso, ma con tempi molto più lunghi, prolungando così la nostra agonia.
Cosa vi aspettate, che siano facce come queste a sbrogliare la matassa?
Questo stato italiano, amministrato in questo modo, è destinato a cessare di esistere entro la fine di questo 21° secolo. Sarà travolto economicamente e i suoi territori regionali si ri-organizzeranno. Aumentare la pressione fiscale in periodo di depressione economica è una decisione ottimale verso la scomparsa di risorse. Senza risorse qualunque stato o impero, cessa di esistere.
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