08/05/20

60 MILIONI DI DARIO!

Ravanusa| tso sospetto

E' successo alcuni giorni fa a Ravanusa, un piccolo comune siciliano in provincia di Agrigento.

Un ragazzo con un megafono in mano, di nome Dario, gira per le strade del paese invitando le persone ad uscire dalle proprie case, a riaprire i negozi ed a togliersi le mascherine perché "non c'è nessuna pandemia!"

Lo ha fatto in maniera pacifica, senza usare né violenza né offendere alcuno, in pratica ha liberamente manifestato il proprio pensiero in un modo un po' insolito (con un megafono in mano) ma lecito.

Il risultato per Dario Musso, è stato quello vedersi accerchiato dalle auto dei vigili urbani e dei carabinieri, di venire atterrato con la forza e di essere sedato con un TSO
(Trattamento Sanitario Obbligatorio) disposto dal sindaco del comune di Ravanusa, per poi essere rinchiuso nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Canicattì.

La famiglia del giovane, dopo diversi giorni trascorsi senza ricevere alcuna notizia sullo stato di salute del loro familiare, dopo numerose insistenze, in particolare del fratello di Dario, Massimiliano Musso, avvocato ed ex candidato sindaco del comune di Ravanusa, grazie ad un sussulto di umanità di un medico della struttura psichiatrica, è riuscita a sentire la voce di Dario...
(dal minuto 18'30'' per coloro che non volessero vedere tutto il video caricato qui sotto)




Oltre alle denunce del caso avanzate dai familiari, è in corso un'interrogazione parlamentare sull'accaduto, posta in essere dall'Onorevole Sara Cunial (Gruppo Misto).

Le dittature, tutte le dittature, hanno sempre avuto inizio silenziando gli oppositori ed eliminando la libertà di espressione del pensiero.





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