Mi ha scritto una mail Claudio Fagotto, Presidente del Comitato "Salute & Ambiente Portogruaro", per segnalarmi una questione molto delicata, perché di mezzo c'è la salute di molti bambini.
La questione in oggetto, riguarda una linea dell'elettrodotto ferroviario che dallo scorso 8 febbraio è stata riattivata, e, i cui cavi ad alta tensione, passano proprio sopra la scuola primaria e la scuola materna del quartiere S. Nicolò a Portogruaro.
Si tratta di una lettera molto dura, che denuncia senza mezzi termini la "leggerezza" con la quale gli Amministratori del Comune di Portogruaro hanno affrontato la questione, dal momento che l'attivazione dell'elettrodotto è un problema già noto da parecchi anni e che è stato lasciato "a riposo" fino ad oggi, cioè fino a quando è esploso nuovamente senza che gli Amministratori si fossero mossi per tempo al fine di arrivare ad una soluzione definitiva del problema, cioè l'interramento della linea elettrica.
Personalmente, noto una similitudine impressionante tra la questione dell'elettrodotto e quella, che conosco molto meglio perché l'ho vissuta e sto vivendo in prima persona, delle centrali a "biomassa", dal momento che anche quest'ultima è stata gestita dai nostri bravi Amministratori nella stessa identica maniera, cioè scaricando la colpa sempre all'Ente superiore e deresponsabilizzando sé stessi e, nel frattempo, prendendo tempo con promesse di collaborazione che si spostavano sempre più in là nel tempo, nella speranza che chi chiedeva si stancasse e "mollasse l'osso".
Onestamente, mi auguro che, almeno per questa delicatissima questione, si riesca ad arrivare alla giusta soluzione, che a quanto pare, consiste nell'interramento della linea, ed entro tempi molto stretti, visto che di mezzo c'è la tutela del bene più importante in assoluto, la salute, e oltretutto si tratta della salute di bambini in tenerissima età.
" Ciao Fabio,
ti mando degli appunti che ho raccolto dalle numerose discussioni avute in questi
giorni con molti cittadini, soprattutto dopo l'importante riunione
dello scorso venerdì 22 febbraio, tenutasi a S. Nicolò, riguardo alla
delicatissima questione dell'elettrodotto ferroviario che è in piena attività
sopra le teste dei tanti bambini che frequentano la scuola primaria e la scuola
materna del plesso scolastico di quel quartiere.
Gli argomenti in questione sono alquanto attuali e
scottanti: chiusura delle scuole per neve, elettrodotto sopra le scuole e
giardino pubblico del quartiere di S. Nicolò a Portogruaro.
Partiamo dalla chiusura delle scuole a Portogruaro per
neve di venerdì 22.02.2013 con provvedimento del Sindaco Bertoncello in base ai
principi di prevenzione e cautela (come riportato su Gazzettino del 23.02.13), sempre sullo stesso giornale viene meglio specificato il
concetto del Sindaco: "Le scelte fatte possono essere oggetto di critiche,
ma per una amministrazione pubblica i principi di
attenzione, tutela e cautela devono prevalere sull'indifferenza, o sul
sottovalutare le situazioni o criticità."
Bene!
Passiamo all'elettrodotto sopra la scuola primaria Don
Milani e la scuola dell'infanzia Ponte dei bimbi, il giardino pubblico e il
quartiere di S. Nicolò.
Il giorno 15.02.2013 è stato consegnato un avviso a tutti
i genitori dei bambini che dal giorno 08.02.2013 è stato riattivato
l'elettrodotto che passa a fianco della scuola. La locale Azienda Sanitaria,
contattata al riguardo, come suggerito dai principali Organismi scientifici
internazionali, cautelativamente, ha consigliato di escludere comunque dalla
presenza dei bambini la parte di giardino sottostante l'elettrodotto.
Or bene però:
già dal 2000 si sapeva (compreso l'attuale Sindaco e vice
Sindaco) della criticità, con dati ARPAV alla mano, dell'elettrodotto di
proprietà RFI che alimenta la sottostazione ferroviaria di Portogruaro.
Nonostante ciò nel settembre 2003, anche gli stessi
protagonisti, hanno dato parere favorevole a RFI per il potenziamento
della sottostazione.
L'aumento del rischio per la salute a causa di questo
aggravamento dell'inquinamento elettromagnetico, dovuto semplicemente a un
normale aumento del traffico dei treni, è saltato subito agli occhi di alcuni
cittadini,...ma forse non ai politici.
Bene, ci sono state proteste vibranti , formazione del
comitato, mancanza reperimento dati, forum ambiente,.....alla fine, in attesa
dell'unica soluzione definitiva, cioè l'interramento
dell'elettrodotto, si è raggiunta la soluzione tampone, di usare, con bene
placido di RFI, la suddetta linea solo in caso di emergenza e alimentando la
sottostazione dal lato opposto cioè da Venezia.
Tutto è rimasto fermo, per anni dal
2008 circa, non
i politici (compreso Sindaco e vice Sindaco), che con la grancassa hanno
sbandierato la metropolitana di superficie e successivamente e prontamente il
TAV ma dell'elettrodotto, dell'aumento dell'inqinamento elettromagnetico
conseguente e dell'interramento si sono perse le tracce nonostante alcuni
cittadini abbiano sempre continuato a ricordare questa grossa criticità.
La CRITICITA' è ancora più evidente perchè la MATEMATICA non dà molte
vie di scampo e il fattore inquinamento elettromagnetico di specie, legato
direttamente all'aumento dei treni e non solo, perchè quella linea elettrica
passata furbescamente sotto Terna potrebbe essere usata anche come linea
primaria per trasferimento corrente.
Nel frattempo i limiti sull'inquinamento elettromagnetico,
per legge dal 08.07.2003 sono aumentati per evitare molte bonifiche su
linee in tutto il territorio italiano. Non si dovevano però aggravare delle
situazioni critiche preesistenti, cosa che invece è avvenuta puntualmente con
la riapertura della linea in quella direzione.
I dati di MEDIA giornaliera del campo magnetico, ahimè,
come previsto già anni fa sono molto preoccupanti in base alle sperimentazioni
e a documenti internazionali (prima il limite per il campo magnetico era
di 0,2 micro Tesla, ora sarebbe di 10 micro Tesla....stessa
storia dell'atrazina).
Il nostro corpo, la salute, non segue queste
variabili di legge del potere economico.
I nostri politici attuali a conoscenza dell'intera grave
storia e criticità del problema elettrodotto sopra la scuola di S. Nicolò,
nella quale nel frattempo sono stati investiti molti soldi pubblici si possono
"giustificare" con l'aumento dei limiti. Allora dobbiamo chiederci:
perchè non avete obbligato RFI a bonificare quando si doveva fare per legge?
Perchè non avete messo paletti seri e imprescindibili prima di concedere il
potenziamento? Perchè avete sbandierato ai quattro venti la metropolitana di
superficie, il TAV senza ricordare il problema e obbligare alla soluzione
definitiva a RFI? Perchè nonostante fosse stato detto che la sospensione della
linea doveva considerarsi solo una soluzione non definitiva poi non si è più
parlato in nessun documento ufficiale neanche nel recentissimo PAT? Perchè
nell'ultima lettera non avete ricordato che c'e un altro sito sensibile, il
giardino pubblico di fronte la stessa scuola di S.Nicolò? Perchè non avete
avvisato tutti i residenti di S. Nicolò? Perchè?
Allora il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, e i principi di
attenzione, tutela e cautela qui non contano niente?.....
lo stesso che era stato chiesto per le centrali a
biomasse/inceneritori (addirittura il nostro Sindaco, a cui era stato
chiesto insistentemente, non "può" condannare apertamente una
decisione del comune limitrofo -Fossalta di Portogruaro- che ci penalizzerà
gravemente dal punto di vista inquinamento?).
Si usa il metro in maniera diversa sperando che il caso
risolva il problema oppure che il cittadino sbollisca o si dimentichi? Non
funziona sempre così perchè il cittadino si sta stancando....i mezzi di
informazione sono molteplici e non più tutti controllabili!
Lo scarica barile non funziona più, per le centrali/inceneritori la colpa
è tutta della Regione perchè manca il piano energetico regionale......, per
l'elettrodotto la colpa si sta allontanando ancora di più verso il gestore
Terna......siamo un Comune sfortunato, per colpa degli altri ci rimettiamo
sempre noi, non è vero Sindaco e vice Sindaco?
Interrare un elettrodotto costa e non fa audience, meglio
parlare di nuova biglietteria ferroviaria o piste ciclabili ecc. ecc.
Esiste un diritto però, che è quello della tutela della
salute! Senza quella vi potete tenere biglietteria, piste ciclabili e anche
oratorio con teatro Russolo e piazza annessa.
Stiamo facendo un monitoraggio, prendiamo nota delle
segnalazioni di tutte le malattie, e morti sospette sorte lungo la linea in
oggetto poi lo presenteremo e dopo vedremo se l'unica scusante per
l'interramento, IL COSTO, sarà ancora valida.
Il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE si deve usare sempre quando
c'è di mezzo la salute, specie quando dei valori di tolleranza critici si
aggravano e in particolar modo quando si ha a che fare con inquinanti
subdoli come il campo elettromagnetico la cui morbilità è riportata a livello
internazionale o le nanopolveri; i politici non devono usare come PARAVENTO la
distanza temporale tra CAUSA ed EFFETTO, che oramai in molti conoscono".
Claudio Fagotto
La questione sta molto a cuore anche a me, ed il blog rimane a disposizione di tutti coloro, genitori dei bambini in primis, che vogliano avere o fornire informazioni, o avanzare richieste di collaborazione e/o aiuto alle Istituzioni competenti.
Questioni delicate come questa, si risolvono solamente facendo rete e muovendosi in maniera coordinata, cercando di non perdere mai di vista l'obiettivo finale: l'interramento della linea o l'esclusione del suo passaggio dai cavi che passano sopra le teste dei bambini.
Tutto il resto sono o perdite di tempo o chiacchiere!
FP
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