05/07/13

Il vento sta diventando tempesta. E' arrivato il momento di "stare pronti"!

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Saper ascoltare ed interpretare i segnali lanciati dall'economia e dai suoi attori è di fondamentale importanza per le persone, perchè la giusta lettura di questi segnali, permetterà loro di mettere in salvo per tempo sé stessi, i propri cari, i propri risparmi ed il proprio avvenire.

Purtroppo, come la storia insegna, solo una piccolissima parte delle persone è in grado di dare il giusto peso e la dovuta considerazione a tali segnali.
La stragrande maggioranza delle persone, per pigrizia mentale, per ignoranza, per convenienza o per presunzione, non sta guardando questa "crisi" con gli occhi giusti.
Ancora in troppi, sono convinti che si tratti di una situazione passeggera, come tante altre crisi che si sono verificate negli ultimi decenni, ed ancora troppe persone credono che la politica sia in grado di sbrogliare la matassa.
Non succederà, per il semplice fatto che banchieri e politici sono intimamente legati tra loro, oltre ad essere essi stessi la causa e l'effetto dell'attuale situazione.

Con questo post, l'ultimo prima delle mie meritate vacanze, spero di rendere meglio l'idea, di quanto ho cercato di fare finora, del perché l'attuale situazione economica porterà gran parte degli Stati (Italia compresa), ad una situazione di insolvenza e quindi di default (fallimento) sul proprio debito.

Senza contare che nella UE, molti paesi sono già di fatto insolventi, quindi falliti, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia su tutti, anche se la BCE,  le Banche Centrali nazionali e la politica, hanno fatto calare il velo del silenzio sulla reale situazione dell'economia  e sulle vere cause che stanno portando milioni di persone alla povertà.

L'attuale sistema finanziario, basato sul debito perpetuo e sull'inganno, ha già superato il punto di non ritorno.
Un paese costretto a chiedere soldi in prestito, quindi a contrarre ulteriore debito, solo per pagare gli interessi generati dal debito già esistente, è un paese destinato al fallimento.

L'Italia, ad esempio, ogni anno, deve pagare solamente di interessi, circa 100 miliardi di euro sul debito già contratto, e il debito è destinato inesorabilmente ad aumentare.
L'Italia è destinata al fallimento, anche se tecnicamente è già fallita, dal momento che un debito contratto in tal modo è semplicemente impagabile, ed il processo in atto, al punto in cui è giunto, è irreversibile.

In questa situazione, si trovano a navigare gran parte dei paesi occidentali, USA e Giappone compresi, anche se TUTTI i Paesi dell'area euro, per il fatto di non avere una propria moneta sovrana soggetta a svalutazione volontaria in caso di necessità (come faceva l'Italia della lira), stanno arrivando alla resa dei conti molto prima degli altri.

Il segnale più evidente che la situazione è destinata  a peggiorare, trova riscontro nel fatto che la BCE ma anche la FED, stanno continuando a pompare denaro dentro le banche commerciali a bassi tassi di interesse (perfino calanti), al fine di continuare a dare l'illusione di solvibilità del sistema bancario.

La liquidità così creata dal nulla va interamente a beneficio di queste ultime, che la usano per acquistare strumenti finanziari in modo da far salire i prezzi e spingendo gli investitori a comprare di più (almeno fino al prossimo scoppio della bolla che si è venuta creando).
Un'altra fetta della liquidità creata dal nulla e messa nelle mani delle banche commerciali (speculative), viene invece utilizzata per acquistare titoli di stato dai vari governi, ad un tasso di interesse di molto superirore a quello che le banche hanno pagato dalla banca centrale; in pratica le banche contribuiscono enormemente ad aumentare il debito pubblico degli stati.

In pratica, si tratta di continuare a portare avanti il gioco di creare debito sul debito già esistente.
Un gioco che non può durare all'infinito, e che quando esploderà farà molto male.

In situazioni simili, le prime misure che vengono adottate dagli stati, consistono nell'adottare politiche di austerità, dove vengono adottate manovre che prevedono privatizzazioni (cioè svendite degli assets pubblici) e profondi tagli ai bilanci dello stato, sopratutto in settori quali sanità, istruzione, pensioni, spesa assistenziale, servizi sociali, trasporti, comunicazioni.
In Italia, ed in fase più avanzata, anche in Grecia, Spagna e Portogallo, ciò si sta realizzando.

In Italia, ad esempio, presto aumenterà nuovamente l'IVA, mentre nuove tasse, IMU e IRES, sono già in pole position per spremere ulteriormente le già scarse risorse a disposizione delle famiglie e delle attività commerciali.
Senza contare che si sta parlando anche di ricorrere agli "aiuti" europei del MES, mentre in sede eurpea, si è già stabilito che in caso di insolvenza di un istituto bancario, questo potrà rifarsi sugli azionisti, sugli obbligazionisti e sui correntisti.
In pratica, si è deciso di legalizzare il furto effettuato lo scorso mese di aprile, sui conti dei correntisti delle banche cipriote in difficoltà. Cipro docet!
Correntisti di MPS, UNICREDIT, INTESA ecc. sono avvisati.

Un cappio al collo che si stringe sempre di più, fino a soffocare la vittima inconsapevole, ma anche coloro che sono consapevoli della situazione, nulla possono per cambiare il corso degli eventi.
Non è possibile invertire la rotta di un sistema economico quando sta collassando su se stesso. Sarebbe come voler fermare un treno in corsa con la sola forza delle proprie braccia. Impossibile.

La soluzione, dunque, è individuale, dove per individuale si intende che ciascuno, una volta divenuto consapevole della vera natura della "crisi", deve pensare a soluzioni individuali, in grado di portare benefici a sè e alla sua famiglia, figli in primis.
Dunque, mettere in sicurezza i  propri risparmi (per chi ne possiede) dalle insicure banche italiane e trasferirli in banche più solide, al di fuori della UE (per esempio in Svizzera), investire una quota dei propri risparmi in attività od immobili situati in Paesi economicamente stabili e che registrano tassi di crescita positivi, prendere in considerazione, se necessario, di spostarsi con la famiglia all'estero, in uno dei Paesi sopra menzionati.

Un noto blogger economico, che qualche tempo fa ho avuto la fortuna di conoscere, parlando della situazione attuale mi ha detto tre cose molto importanti:
stare pronti, stare liquidi (nel senso di liquidità monetaria) e non temere il cambiamento, ma abbracciarlo!


(puoi leggere questo articolo anche sul sitoWall Street Italia)

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