Prodi, Monti, Letta, Alfano, Napolitano, Amato, Bonino, Draghi, Saccomanni, D'Alema, Fornero e moltissimi altri traditori della nazione, ciascuno per quanto gli compete, potrebbero essere resi innocui ed accusati ed arrestati per "alto tradimento" (art. 90 Cost.), "attentato all'indipendenza dello Stato" (art. 241 c.p.), "associazione sovversiva atta a sovvertire l'ordinamento dello Stato" (art. 270 c. p.), "attentato contro gli organi costituzionali" (art. 289 c.p.) se solo venisse rivista una Legge che nel 2006 ha modificato il Codice Penale in materia di reati di opinione.
La legge in questione è la L. n. 85 del 24/02/2006, della quale questo blog ha già parlato in un paio di articoli (qui e qui).
Di questa legge, sarebbe sufficiente che venisse cancellato l'elemento della "violenza", previsto come necessario affinché si possano configurare le sopra citate fattispecie di reato.
Inoltre, una simile modifica di legge renderebbe inapplicabili i Trattati europei entrati in vigore a gennaio di quest'anno (MES e Fiscal Compact in primis).
La questione non è di poco conto, perché, a ben vedere, allo stato attuale, non esistono molte altre soluzioni realmente praticabili per cercare di liberarsi dalla stretta mortale messa in atto dai personaggi di cui sopra, i quali, da dentro le stanze del potere, eseguono gli ordini impartiti loro da BCE, FMI e Commissione Europea.
Come già osservato nei precedenti articoli, l'elemento della "violenza" è stato introdotto proprio per permettere al potere finanziario transnazionale, attraverso gli inetti politici italiani, di impossessarsi "legalmente" delle funzioni vitali dello stato e di decapitare gli assets strategici del paese attraverso le cosiddette "privatizzazioni", in cui le migliori aziende pubbliche (ENI, Fincantieri, ENAV, STM, SACE, Grandi Stazioni...), pezzo dopo pezzo vengono svendute a soggetti stranieri, spesso in competizione con quelli nazionali.
Si pensi che l'attuale governo italiano, presieduto dall'eterodiretto Enrico Letta, prevede di ricavare dalla privatizzazione delle suddette aziende pubbliche la cifra di 12 miliardi di euro!
Se si pensa che il debito pubblico italiano si aggira intorno ai 2070 miliardi di euro, e che ogni anno, solo di interessi sul debito, lo stato italiano deve pagarne quasi 100, è chiaro che 12 miliardi costituiscono una cifra ridicola che non sposterebbe di una virgola la posizione debitoria dell'Italia.
Perciò, è chiaro che il reale scopo di Letta & C. non è quello di risanare l'economia del paese, mentre appare evidente che questi cialtroni stanno eseguendo consapevolmente dei diktat calati dall'alto in favore di altri soggetti che sono in palese contrasto con gli interessi dell'Italia e del suo popolo.
Ed è proprio su questi nodi che l'opposizione parlamentare, se veramente esiste, dovrebbe fin da ora mettersi al lavoro e ricercare i numeri per abrogare in tempi brevi quella semplice parola contenuta nella legge n. 85, 24/02/2006: VIOLENZA!
M5 Stelle, Lega e tutti gli altri parlamentari degli altri partiti contrari all'euro-dittatura in atto ed alla "crisi" creata ad arte, si uniscano ed agiscano in fretta, perché ne vale la sopravvivenza stessa della nazione e degli italiani
Poi toccherebbe alla Magistratura applicare alla lettera quella legge...
Nessun commento:
Posta un commento