"Non
esistono delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano
della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti,
descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la
pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé
non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale
falliscono tutti
gli altri".
(Joseph Pulitzer)
Dopo
un silenzio durato quasi quattro anni, questo blog riprende vita,
compatibilmente con i tempi e gli impegni del sottoscritto.
Da
circa un anno sono rientrato in Italia dopo un'esperienza all'estero
di tre anni assieme alla mia famiglia.
Un'esperienza
bella ed unica che ha arricchito tutti noi di tante nuove conoscenze
ed esperienze, un'esperienza che ci ha permesso di conoscere meglio
soprattutto noi stessi.
Onestamente
non pensavo che avrei ripreso in mano il blog, perché credevo di
aver già detto quello che dovevo dire e soprattutto perché ero
convinto che cercare di cambiare le cose e le storture del sistema
che ci governa e ci tratta come pecorelle, fondamentalmente fosse
inutile (e forse lo è veramente).
Devo
dire che, pur non trattandosi di un’assenza molto lunga, tre anni
sono bastati per farmi ritrovare un paese sostanzialmente cambiato in
peggio, dove aleggia un’atmosfera di crescente pessimismo, scarsa o
nulla aspettativa riguardo ad un futuro migliore, agonizzante dal
punto di vista del lavoro e delle prospettive di raggiungere una
accettabile o desiderabile stabilità economica, sia personale che
famigliare.
Soprattutto
ho ritrovato un paese dove il potere politico è divenuto ancor più
invadente, intollerante e vessatorio nei confronti dei propri
cittadini.
Le
persone ormai non appaiono più come soggetti di diritto destinatari
di diritti e doveri, portatori di diritti inalienabili ed
intangibili, ciascuna dotata di una propria personalità giuridica che
richiede tutele e rispetto della dignità personale (così come
prescritto dalla nostra calpestata Costituzione) ma sembra che il
potere politico ci consideri alla stregua di semplici sudditi, esseri
inferiori meritevoli di morbose attenzioni solo quando devono
chiederci il voto (ma serve ancora votare?) ma, soprattutto ora, il
leviatano ci considera delle cavie, soprattutto i nostri figli.
Già,
perché non bastava l’assurda e vessatoria legislazione riguardo ad
una tassazione sui redditi delle imprese e delle persone che non ha
eguali nel mondo, o il morboso controllo delle nostre sempre più
esigue finanze (il redditometro, lo spesometro ed ora il
risparmiometro!) o l’assurda introduzione dell’obbligo del pareggio
di bilancio in Costituzione (tutti segnali questi, che stanno ad
indicare un declino economico inarrestabile del paese) o
l’africanizzazione forzata delle città attraverso il dogma
dell’accoglienza a tutti i costi, od ancora le leggi liberticide
sul revisionismo storico e quella per combattere le “fake news”,
entrambe aventi come unico scopo quello di censurare la libertà di
espressione del pensiero.
Ora,
un’altra legge assurda che porta il nome del ministro della sanità
uscente, Lorenzin, costringe i nostri figli a farsi inoculare in
un solo colpo ben 10 vaccini.
Primo
caso al mondo, in cui per legge si obbligano milioni di cuccioli di
uomo e donna a ricevere in una sola volta una scarica di virus e
batteri senza sapere esattamente gli effetti e le conseguenze che
tale quantità di vaccini potranno causare nei soggetti che li
ricevono.
Il
tutto, esonerando completamente da ogni responsabilità l’industria
farmaceutica che ha prodotto i vaccini e senza che vi sia alcuna
emergenza sanitaria in corso.
Trattasi
di sperimentazione a largo raggio sulla pelle dei nostri figli ed a
costo zero (per loro).
Ma
quello che è peggio ed inquieta non poco, è che per la prima volta
nella storia di questo paese, il potere (auto)costituito si arroga il
diritto di immettere nel corpo delle persone sostanze attive senza
che le persone stesse possano opporvisi e senza che queste possano
accertare in maniera indipendente di cosa viene loro inoculato.
Va
da sé che le implicazioni che un simile obbligo comporta, sono
alquanto inquietanti, dal momento che “le cose che si prestano
ad essere immesse con un’iniezione, assieme ai vaccini, in base
alle nanotecnologie e alle biotecnologie oggi disponibili, sono
veramente di molti tipi e molte di esse sono oggetto di segreto
militare o commerciale”
(Marco
Della Luna, “Oltre L’Agonia” Arianna Editrice, p. 51)
Si
badi bene che con questo ragionamento non intendo esprimere la
contrarietà alla pratica vaccinale, ma bensì la contrarietà
all’imposizione per legge che prevede la simultanea inoculazione di
ben 10 vaccini all’interno di un organismo che ha poche settimane o
mesi di vita, ed il cui ancora fragile sistema immunitario non è dato
sapersi come risponderà ad una simile dose di virus inoculati tutti
insieme. Oltretutto, senza che si possa sapere cosa esattamente
questi vaccini contengono e senza che il produttore risponda di
eventuali danni arrecati dal vaccino, come detto prima .
Credo
si tratti di buon senso e non di posizioni integraliste, populiste, come stupidamente vengono dipinte dai mezzi di informazione .
La
cosa ancora più grave ed inquietante è che la Corte Costituzionale,
investita della questione riguardo alla legge
Lorenzin (L. n. 119/2017), lo scorso mese di novembre si è
pronunciata a favore della sua costituzionalità, sollevando in
moltissime persone, compreso il sottoscritto, molti dubbi sulla
effettiva imparzialità e terzietà di questo organo dello Stato.
Gli
stessi dubbi e molto stupore ha creato in queste ore, e qui veniamo
al nocciolo dell’articolo, l’irruzione compiuta la mattina del 22
febbraio scorso dalla Guardia di Finanza nella casa e successivamente
nel laboratorio dove svolgono il loro lavoro ricerca il dott. Stefano
Montanari e la moglie, dott.ssa Antonietta Gatti, sequestrando i
documenti ed i computer contenenti i dati raccolti con le loro
ricerche.
Va
ricordato che, i due ricercatori hanno condotto uno studio durato
alcuni anni riguardo agli effetti dell’uranio impoverito e dei
vaccini somministrati ai militari italiani inviati nei vari teatri di
guerra (eufemisticamente chiamate “missioni di pace”).
Dei
risultati dello studio condotto dai dottori Gatti-Montanari, si è
avvalsa l’apposita Commissione Parlamentare istituita allo scopo.
L’irruzione
della Guardia di Finanza è avvenuta a pochi giorni dalla
pubblicazione della RelazioneFinale della Commissione Parlamentare e
proprio a ridosso del Congresso Internazionale sulle Nuove Frontiere
della Biologia, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi che
si terrà a Roma il prossimo 2 marzo, in cui è previsto anche
l’intervento della dott.ssa Gatti.
Il
dott. Montanari, nella sua pagina facebook ha scritto testualmente:
“Hanno
portato via due computer. Nel frattempo altri Finanzieri si erano
recati al laboratorio, dove sono stati sequestrati tutti i
computer e tutta la documentazione e i dati in nostro possesso su
tutte le analisi e gli studi in corso ed effettuati, comprese le
copie informatiche. Così, ora, non abbiamo più nulla...”
Ora,
le motivazioni che hanno spinto un magistrato ad autorizzare la
perquisizione presso l’abitazione e il laboratorio dei due
ricercatori non sono note nello specifico, però, vista la materia
oggetto del contendere (non dimentichiamo l’aspetto finanziario
legato ai vaccini oltreché quello implicito, inquietante,
precedentemente menzionato) ed il modus operandi in cui la
perquisizione è avvenuta (soprattutto i tempi) paiono essere più i
metodi che metteva in atto la Santa Inquisizione che quelli
adottati da uno stato “democratico”.
Anche
la violenta (verbalmente parlando) campagna denigratoria e di censura
scatenata da una certa parte politica e dai sostenitori della L. n.
119 diretta contro gli oppositori della legge stessa (in modo dispregiativo definiti No Vax) lasciano
trasparire forti dubbi riguardo alla legittimità di una simile
legge e, considerando i diversi ambiti e tutte le possibili
implicazioni (non solo economiche) che i risultati contenuti nella
ricerca dei coniugi Gatti-Montanari potrebbero riguardare è legittimo
che in molte persone possa sorgere il dubbio che di certi argomenti
non si debba proprio parlare.
Ad
avvalorare questa tesi, c’è anche l’annosa questione del microscopio a scansione elettronica (necessario per svolgere
l’attività di ricerca sulle nanoparticelle) che alcuni anni
addietro venne comperato grazie ai fondi raccolti durante il tour del
comico Beppe Grillo che, accompagnato dal dott. Montanari, girava
l’Italia a tale scopo.
Alla
fine però, il microscopio, venne intestato ad una fantomatica
fondazione e di fatto tolto dalla disponibilità dei due ricercatori,
che si videro cosi costretti a rinunciare all’utilizzo
dell’apparecchiatura.
La
massima attribuita a Mao Tse Tung “colpirne uno per educarne cento”
è sempre attuale, poi se a venir colpito è colui che viene ritenuto
il più pericoloso, gli “educati” possono diventare molti di più.
Volendo
andare un passo oltre i meri fatti, che loro malgrado vedono come
protagonisti i due ricercatori modenesi, la vicenda pare essere
ancora più grave di quello che è, visto che essa appare come un
ulteriore tassello che va a rafforzare la convinzione di molti, compreso il sottoscritto, che vede la nostra società avviarsi verso un
nuovo modello di controllo e gestione del potere, in cui i veri
centri decisionali si trovano al di fuori dei suoi confini geografici
ed i veri decisori non siedono nei parlamenti o nei governi, ma nei
centri dell’alta finanza speculativa, nelle grosse banche d’affari,
nei direttivi delle multinazionali.
“Le
decisioni principali nel mondo, vengono prese da organismi
centralizzati a livello globale, tecnocratici ed irresponsabili,
sganciati dalle nazioni e che deliberano a porte chiuse...”
(Marco
Della Luna, “Oltre L’Agonia”, Arianna Editrice, p.26)
Forse,
i veri scopi cui tendono certe decisioni, tra cui anche quella di
imporre un numero esagerato di vaccini alla parte più indifesa e
debole della popolazione, perché ancora in tenera età, sono davvero
indicibili e le vere motivazioni sfuggono anche a coloro che, come la
Lorenzin, firmano leggi coercitive ed all’apparenza insensate senza
averne né le competenze né le capacità e le conoscenze per attuare
una rivoluzione così grande ed importante nel campo della
prevenzione vaccinale.
Inoltre,
si consideri che presto anche la Francia si doterà di una legge
simile, rendendo obbligatori un numero ancora maggiore di vaccini.
Vista
in quest’ottica allora, la “punizione” inflitta ai due
coraggiosi ricercatori modenesi, potrebbe avere un senso ed un
significato ancora più profondo ed inquietante.
Fabio
Pupulin
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