24/02/18

I RICERCATORI GATTI E MONTANARI PRIME VITTIME ILLUSTRI DEL PIANO DI CONTROLLO TOTALITARIO DELLA SALUTE?





"Non esistono delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri". 
(Joseph Pulitzer)


Dopo un silenzio durato quasi quattro anni, questo blog riprende vita, compatibilmente con i tempi e gli impegni del sottoscritto.

Da circa un anno sono rientrato in Italia dopo un'esperienza all'estero di tre anni assieme alla mia famiglia.
Un'esperienza bella ed unica che ha arricchito tutti noi di tante nuove conoscenze ed esperienze, un'esperienza che ci ha permesso di conoscere meglio soprattutto noi stessi.

Onestamente non pensavo che avrei ripreso in mano il blog, perché credevo di aver già detto quello che dovevo dire e soprattutto perché ero convinto che cercare di cambiare le cose e le storture del sistema che ci governa e ci tratta come pecorelle, fondamentalmente fosse inutile (e forse lo è veramente).


Devo dire che, pur non trattandosi di un’assenza molto lunga, tre anni sono bastati per farmi ritrovare un paese sostanzialmente cambiato in peggio, dove aleggia un’atmosfera di crescente pessimismo, scarsa o nulla aspettativa riguardo ad un futuro migliore, agonizzante dal punto di vista del lavoro e delle prospettive di raggiungere una accettabile o desiderabile stabilità economica, sia personale che famigliare.
Soprattutto ho ritrovato un paese dove il potere politico è divenuto ancor più invadente, intollerante e vessatorio nei confronti dei propri cittadini.

Le persone ormai non appaiono più come soggetti di diritto destinatari di diritti e doveri, portatori di diritti inalienabili ed intangibili, ciascuna dotata di una propria personalità giuridica che richiede tutele e rispetto della dignità personale (così come prescritto dalla nostra calpestata Costituzione) ma sembra che il potere politico ci consideri alla stregua di semplici sudditi, esseri inferiori meritevoli di morbose attenzioni solo quando devono chiederci il voto (ma serve ancora votare?) ma, soprattutto ora, il leviatano ci considera delle cavie, soprattutto i nostri figli.

Già, perché non bastava l’assurda e vessatoria legislazione riguardo ad una tassazione sui redditi delle imprese e delle persone che non ha eguali nel mondo, o il morboso controllo delle nostre sempre più esigue finanze (il redditometro, lo spesometro ed ora il risparmiometro!) o l’assurda introduzione dell’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione (tutti segnali questi, che stanno ad indicare un declino economico inarrestabile del paese) o l’africanizzazione forzata delle città attraverso il dogma dell’accoglienza a tutti i costi, od ancora le leggi liberticide sul revisionismo storico e quella per combattere le “fake news”, entrambe aventi come unico scopo quello di censurare la libertà di espressione del pensiero.

Ora, un’altra legge assurda che porta il nome del ministro della sanità uscente, Lorenzin, costringe i nostri figli a farsi inoculare in un solo colpo ben 10 vaccini.

Primo caso al mondo, in cui per legge si obbligano milioni di cuccioli di uomo e donna a ricevere in una sola volta una scarica di virus e batteri senza sapere esattamente gli effetti e le conseguenze che tale quantità di vaccini potranno causare nei soggetti che li ricevono.
Il tutto, esonerando completamente da ogni responsabilità l’industria farmaceutica che ha prodotto i vaccini e senza che vi sia alcuna emergenza sanitaria in corso.

Trattasi di sperimentazione a largo raggio sulla pelle dei nostri figli ed a costo zero (per loro).

Ma quello che è peggio ed inquieta non poco, è che per la prima volta nella storia di questo paese, il potere (auto)costituito si arroga il diritto di immettere nel corpo delle persone sostanze attive senza che le persone stesse possano opporvisi e senza che queste possano accertare in maniera indipendente di cosa viene loro inoculato.

Va da sé che le implicazioni che un simile obbligo comporta, sono alquanto inquietanti, dal momento che “le cose che si prestano ad essere immesse con un’iniezione, assieme ai vaccini, in base alle nanotecnologie e alle biotecnologie oggi disponibili, sono veramente di molti tipi e molte di esse sono oggetto di segreto militare o commerciale
(Marco Della Luna, “Oltre L’Agonia” Arianna Editrice, p. 51)

Si badi bene che con questo ragionamento non intendo esprimere la contrarietà alla pratica vaccinale, ma bensì la contrarietà all’imposizione per legge che prevede la simultanea inoculazione di ben 10 vaccini all’interno di un organismo che ha poche settimane o mesi di vita, ed il cui ancora fragile sistema immunitario non è dato sapersi come risponderà ad una simile dose di virus inoculati tutti insieme. Oltretutto, senza che si possa sapere cosa esattamente questi vaccini contengono e senza che il produttore risponda di eventuali danni arrecati dal vaccino, come detto prima .

Credo si tratti di buon senso e non di posizioni integraliste, populiste,  come stupidamente vengono dipinte dai mezzi di informazione .

La cosa ancora più grave ed inquietante è che la Corte Costituzionale, investita della questione riguardo alla legge Lorenzin (L. n. 119/2017), lo scorso mese di novembre si è pronunciata a favore della sua costituzionalità, sollevando in moltissime persone, compreso il sottoscritto, molti dubbi sulla effettiva imparzialità e terzietà di questo organo dello Stato.

Gli stessi dubbi e molto stupore ha creato in queste ore, e qui veniamo al nocciolo dell’articolo, l’irruzione compiuta la mattina del 22 febbraio scorso dalla Guardia di Finanza nella casa e successivamente nel laboratorio dove svolgono il loro lavoro ricerca il dott. Stefano Montanari e la moglie, dott.ssa Antonietta Gatti, sequestrando i documenti ed i computer contenenti i dati raccolti con le loro ricerche.

Va ricordato che, i due ricercatori hanno condotto uno studio durato alcuni anni riguardo agli effetti dell’uranio impoverito e dei vaccini somministrati ai militari italiani inviati nei vari teatri di guerra (eufemisticamente chiamate “missioni di pace”).
Dei risultati dello studio condotto dai dottori Gatti-Montanari, si è avvalsa l’apposita Commissione Parlamentare istituita allo scopo.

L’irruzione della Guardia di Finanza è avvenuta a pochi giorni dalla pubblicazione della RelazioneFinale della Commissione Parlamentare e proprio a ridosso del Congresso Internazionale sulle Nuove Frontiere della Biologia, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi che si terrà a Roma il prossimo 2 marzo, in cui è previsto anche l’intervento della dott.ssa Gatti.

Il dott. Montanari, nella sua pagina facebook ha scritto testualmente:

Hanno portato via due computer. Nel frattempo altri Finanzieri si erano recati al laboratorio, dove sono stati sequestrati tutti i computer e tutta la documentazione e i dati in nostro possesso su tutte le analisi e gli studi in corso ed effettuati, comprese le copie informatiche. Così, ora, non abbiamo più nulla...

Ora, le motivazioni che hanno spinto un magistrato ad autorizzare la perquisizione presso l’abitazione e il laboratorio dei due ricercatori non sono note nello specifico, però, vista la materia oggetto del contendere (non dimentichiamo l’aspetto finanziario legato ai vaccini oltreché quello implicito, inquietante, precedentemente menzionato) ed il modus operandi in cui la perquisizione è avvenuta (soprattutto i tempi) paiono essere più i metodi che metteva in atto la Santa Inquisizione che quelli adottati da uno stato “democratico”.

Anche la violenta (verbalmente parlando) campagna denigratoria e di censura scatenata da una certa parte politica e dai sostenitori della L. n. 119 diretta contro gli oppositori della legge stessa (in modo dispregiativo definiti No Vax) lasciano trasparire forti dubbi riguardo alla legittimità di una simile legge e, considerando i diversi ambiti e tutte le possibili implicazioni (non solo economiche) che i risultati contenuti nella ricerca dei coniugi Gatti-Montanari potrebbero riguardare è legittimo che in molte persone possa sorgere il dubbio che di certi argomenti non si debba proprio parlare.

Ad avvalorare questa tesi, c’è anche l’annosa questione del microscopio a scansione elettronica (necessario per svolgere l’attività di ricerca sulle nanoparticelle) che alcuni anni addietro venne comperato grazie ai fondi raccolti durante il tour del comico Beppe Grillo che, accompagnato dal dott. Montanari, girava l’Italia a tale scopo.
Alla fine però, il microscopio, venne intestato ad una fantomatica fondazione e di fatto tolto dalla disponibilità dei due ricercatori, che si videro cosi costretti a rinunciare all’utilizzo dell’apparecchiatura.

La massima attribuita a Mao Tse Tung “colpirne uno per educarne cento” è sempre attuale, poi se a venir colpito è colui che viene ritenuto il più pericoloso, gli “educati” possono diventare molti di più.

Volendo andare un passo oltre i meri fatti, che loro malgrado vedono come protagonisti i due ricercatori modenesi, la vicenda pare essere ancora più grave di quello che è, visto che essa appare come un ulteriore tassello che va a rafforzare la convinzione di molti, compreso il sottoscritto, che vede la nostra società avviarsi verso un nuovo modello di controllo e gestione del potere, in cui i veri centri decisionali si trovano al di fuori dei suoi confini geografici ed i veri decisori non siedono nei parlamenti o nei governi, ma nei centri dell’alta finanza speculativa, nelle grosse banche d’affari, nei direttivi delle multinazionali.

Le decisioni principali nel mondo, vengono prese da organismi centralizzati a livello globale, tecnocratici ed irresponsabili, sganciati dalle nazioni e che deliberano a porte chiuse...
(Marco Della Luna, “Oltre L’Agonia”, Arianna Editrice, p.26)

Forse, i veri scopi cui tendono certe decisioni, tra cui anche quella di imporre un numero esagerato di vaccini alla parte più indifesa e debole della popolazione, perché ancora in tenera età, sono davvero indicibili e le vere motivazioni sfuggono anche a coloro che, come la Lorenzin, firmano leggi coercitive ed all’apparenza insensate senza averne né le competenze né le capacità e le conoscenze per attuare una rivoluzione così grande ed importante nel campo della prevenzione vaccinale.

Inoltre, si consideri che presto anche la Francia si doterà di una legge simile, rendendo obbligatori un numero ancora maggiore di vaccini.

Vista in quest’ottica allora, la “punizione” inflitta ai due coraggiosi ricercatori modenesi, potrebbe avere un senso ed un significato ancora più profondo ed inquietante.

Fabio Pupulin





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