26/01/13

MPS, il PD e tutto il marcio che c'è dentro



"Non è scandaloso che alcuni banchieri siano finiti in prigione: scandaloso è che tutti gli altri siano in libertà"
(Honoré de Balzac - 1799-1850)


di Fabio Pupulin

Una volta c'erano il Banco Ambrosiano, Calvi, Sindona,  Andreotti, la DC, lo IOR e qualche morto ammazzato (gli stessi Sindona e Calvi, e il coraggioso avvocato liquidatore, Giorgio Ambrosoli).

Oggi, seppur con i dovuti distinguo, e speriamo senza morti ammazzati, c'è MPS, Mussari, Profumo, Bersani,  il PD, oltre a tutti i nomi poco edificanti che gravitano attorno a questa vergognosa vicenda.

Tutti noi abbiamo sentore degli inciuci che da molti decenni vedono banchieri, politici e Istituzioni avvinghiarsi tra loro in abbraccio spesso mortale, per accaparrarsi il denaro necessario a comprare
il consenso e quindi il potere, ma pochi sono veramente in grado di collegare tra loro i nomi, i fatti, le date, i momenti "storici" che hanno permesso le grandi ammucchiate tra finanza e politica.

Una persona che conosce molto bene questo mondo, fatto di ladri in giacca e cravatta e dalla lingua sciolta, è il blogger Paolo Barrai, gestore del blog Mercato Libero.

Barrai, nel suo articolo, offre uno spaccato di coloro che hanno ridotto sul lastrico la storica banca italiana, divenuta di fatto il bancomat del PD, il partito del "rinnovamento" e per un' "Italia Giusta"!

Ed è proprio per questo che tutti i quotidiani mainstream, a meno di un mese dalle elezioni, scrivono titoloni in prima pagina riguardo ad una possibile rottura tra Monti e il PD.

Ma queste sono bufale, fregnacce, o come le si vuole chiamare, perché il nome di Monti è dentro all'affare MPS come e quanto quello del tortellino emiliano Bersani. 

Ma ci sono molti altri nomi di predatori che hanno spolpato MPS, o hanno permesso che ciò avvenisse, guardando dall'altra parte quando invece avrebbero dovuto controllare: da Draghi alla Tarantola (la stessa che l'abusivo Presidente del Consiglio ha nominato alla presidenza della RAI), passando per il "ciclista" bolognese Romano Prodi.

In pratica cosa vogliono farci credere ad un mese dalle elezioni?
Vogliono farci credere che se Bersani non è più credibile perché Mussari a MPS ce l'ha messo lui ed il suo partito "democratico", allora è meglio votare per  Monti, che è serio e credibile.

Infatti, il Professore è talmente serio e credibile che lui e tutti i suoi ministri tecnici provengono proprio da quel mondo marcio che è quello delle banche.

Perciò, votare Monti è una trappola, visto che PD e PDL hanno già garantito il loro appoggio al Professore, con un giuramento di sangue fatto davanti ai burocrati della UE in persona. Vero Bersani?
Per non parlare dei due gemelli diversi Fini e Casini.

Tutti questi nomi di "unti dal Signore", che a turno si stanno autoproclamando "salvatori della patria", tutte queste “puttane elettorali”, che hanno svenduto la loro dignità e la loro onestà in cambio del voto (loro godono con quello!), non sono altro che degli impostori, bugiardi fino al midollo che si prendono gioco della vita di milioni di persone per trarre vantaggio per se stessi, per le loro discendenze e il "mignottame" che si portano appresso, garantendo in cambio massima obbedienza e fedeltà al mondo della finanza speculativa sovranazionale, che li manovra come burattini.

La cosa tragica, è che molti di essi, si credono anche dei sangue blu, degli aristocratici di alta statura morale, che però per sopravvivere, hanno bisogno del sangue rosso di noialtri "poveracci".

Il comico Veneto, Natalino Balasso, li chiamerebbe "magnaschei"!

Leggete l'articolo linkato di Paolo Barrai, e poi, tutte queste macchiette, le vedrete con occhi diversi.



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