"Ciao Fabio,
stamani una signora, residente nei
pressi della zona industriale di Summaga, mi ha segnalato che da qualche giorno i fumi,
provenienti dai camini della Centrale Cereal Docks, aumentano in maniera
considerevole soprattutto di notte. In particolare dopo le 23. Potrebbe
trattarsi, mi viene fatto presente, di "semplice" vapore unito a
polvere. A preoccupare la signora è il fatto che in zona pare non ci sia alcun
rilevatore dell'ARPAV, ammesso che quest'ultimo sia affidabile nella cattura
dei dati. Tu hai qualche informazione più dettagliata in merito all'entrata in
funzione di questa centrale a biomasse? Potrei ricordar male ma, la Cereal Docks non
dovrebbe avere per legge alcun obbligo di avvisare l'Amministrazione Comunale
di Portogruaro circa la messa in funzione del suo impianto o mi sbaglio? Se
nemmeno tu hai notizie in merito all'avvio della Cereal Docks di Summaga sai a
chi potrei chiedere informazioni? In attesa di una tua risposta ti porgo i miei
cordiali saluti".
Mail
firmata
"Ciao XY, riguardo alla Céreal Docks so
solo che:
- è in funzione dal mese di dicembre
2012;
- che da quel momento i dati che
rilevavano le PM 2,5 erano schizzati alle stelle;
- che quando l'ho segnalato attraverso
il mio blog, in alcuni articoli apparsi tra la fine di gennaio e durante il
mese di febbraio di quest'anno, ARPAV e Comune di Portogruaro, con la scusa di
dover tarare la centralina che rilevava le PM 2,5 in zona P.I.P. Noiari,
hanno fatto sparire la centralina da quell'area;
- che l'assessore Simonella ha sempre
negato pubblicamente che la centrale sia in funzione!
Altro non so dirti, e magari stavolta,
potrebbero rispondere i politicanti in comune".
Fabio
Non credo serva aggiungere molto altro, se non che la
situazione a Portogruaro, come in tutta Italia, riguardo alle centrali a
biomasse e all'inquinamento dell'aria e non solo, è pessima.
Sono curiosi poi, il tempo ed il modo in cui la centralina che rilevava le PM 2,5 nell'area Noiari, è stata tolta e mai più riposizionata in un'area in cui i valori registrati erano risultati a dir poco allarmanti.
Ma il business è business, soprattutto se è a vantaggio di pochi ed avviene sulle spalle e sulla pelle di tutti
gli altri.
Poco importa se da sei anni a questa parte, causa la
crisi, i consumi energetici del paese stanno inesorabilmente calando, mentre il
numero di queste centrali, con la scusa che c'è
tanto bisogno di energia, sta aumentando.
Per non parlare delle innumerevoli centrali a biogas che, anche grazie al silenzio assenso di tanti politicanti locali, hanno invaso il nostro territorio.
I danni che questi impianti sono in grado di produrre, sia effettivamente che potenzialmente, sono molti e anche gravi, ma la politica, molto spesso collusa con gli (im)prenditori, continua a far finta di nulla e ad autorizzarle. Tanto, i soldi dei certificati verdi li paghiamo noi attraverso le bollette energetiche, che infatti sono sempre più care.
Si potrebbe anche parlare delle tante favole raccontate dai nostri politicanti locali ad una accondiscendente e, spesso vile popolazione.
Forse la favola più fantasiosa riguarda il teleriscaldamento, che grazie all'inceneritore di biomasse Zignago Power, dovrebbe teleriscaldare il Comune di Fossalta di Portogruaro.
Al riguardo, circa un anno e mezzo fa, la pagina locale di un noto quotidiano, a titoli cubitali, parlava del sindaco di Fossalta, Anastasia, "a caccia di 3 milioni di euro in Regione" per dar vita al progetto del teleriscaldamento.
A parte l'impossibilità tecnica di teleriscaldare un comune come Fossalta o anche solo vaste zone di esso, ed a parte i costi esorbitanti che un simile progetto comporterebbe, l'amministrazione comunale di quel comune, si è mai chiesta se abbia senso trivellare le strade di un intero comune per dare ai cittadini un servizio di cui dispongono già, dal momento che ormai, la stragrande maggioranza delle abitazioni è servita dalla linea del gas metano?
Ed ha senso, in un periodo di profonda crisi economica e sociale come questo, spendere milioni di euro per un progetto totalmente inutile o meglio, utile solo all'amministrazione locale per farsi propaganda politica assecondando in tal modo, gli interessi del gruppo industriale Marzotto?
Inoltre, in tal ottica, suona come una presa in giro per i cittadini, l'attribuzione ad un assessore delle deleghe "al teleriscaldamento".
E' così difficile per molti ammettere queste ovvietà?
ARPAV e Comune di Portogruaro, potrebbero gentilmente riposizionare la centralina per il monitoraggio delle PM 2,5 in zona Noiari?
Qual è il problema?
Nessun commento:
Posta un commento