21/12/13

PERCHE' L'ITALIA E' MORTA E PERCHE' E' GIUSTO ABBANDONARLA


Tutti coloro che seguono con attenzione l'evolversi di questa interminabile "crisi" economica e di valori, si saranno resi conto che ormai la situazione in cui l'Europa intera e l'Italia in particolare sono piombate, è irrecuperabile. 
Senza speranza di salvezza alcuna!

Non si tratta di pessimismo come alcuni potrebbero pensare, ma di logica, derivante da una attenta osservazione di tutti quei fattori e parametri socio-economici i quali, in maniera inequivocabile ci stanno dicendo che il banco è saltato.

Basta guardare l'andamento reale della disoccupazione, della inarrestabile moria di imprese, del crescente indebitamento dello stato italiano nei confronti del sistema bancario privato, della fuga di capitali all'estero e di come i capitali dall'estero, a causa di una tassazione ed una burocrazia da fine impero, evitino come la peste di investire in Italia. E senza contare l'esponenziale aumento del numero di persone che negli ultimi anni hanno abbandonato il paese o si stanno preparando a farlo.
Basti sapere che, negli ultimi 50 anni prima del suo definitivo tracollo, l'Impero Romano, e nello specifico la città di Roma, fu abbandonata dal 75% dei suoi abitanti.
Basta guardare la corrotta e ladra casta di politici e burocrati che paiono dediti solamente al peculato e al malaffare.

Basta guardare al "nuovo" che avanza, in cui uno come Renzi viene spacciato dall'informazione di regime come il salvatore della patria, sostenuto anche da un quotidiano come Repubblica, di proprietà di De Benedetti, che a capo del gruppo Sorgenia, è esposto nei confronti delle banche italiane per 1,8 miliardi di euro! 
Un imprenditore come De Benedetti, il quale grazie all'aiuto degli "amici" dei partiti ottiene dalle banche cifre enormi (600 milioni solo da MPS) che non è più in grado di rimborsare (qui), che sostiene uno come Renzi, fa un po' pensare, perché il potere economico si assicura sempre il sostegno da parte del potere politico prima di appoggiare quest'ultimo.

Basta guardare alle varie "leggi di stabilità" approvate da un parlamento illegittimo e distante anni luce dai vari temi e problemi che affliggono la società civile.

Sempre con più frequenza ed insistenza i poteri forti, quelli che impongono il loro volere ai sottomessi governi e parlamenti della fallimentare UE, stanno rendendo di pubblico dominio la loro intenzione di imporre un prelievo forzoso a tutti i conti correnti dei cittadini europei, mentre due "economisti" insani di mente, si sono perfino spinti a proporre un prelievo in tal senso per ben quattro anni consecutivi, in modo da avere un PIL "più alto" nel 2018 (leggi qui).

Oppure, basta guardare all'incredibile emendamento introdotto dalla legge di stabilità ed approvato dalle Camere, in cui gli enti locali (Regioni e Comuni) che ostacoleranno l'insediamento nei loro territori delle slots machine, subiranno da parte dello stato centrale una diminuzione dei trasferimenti di denaro.
In pratica, lo stato incoraggia il gioco d'azzardo e punisce gli enti che lo contrastano! (qui)

Ma soprattutto, basta chiedersi come sia possibile per uno stato estinguere un debito pubblico, che già per il modo in cui è concepito è di per sé una truffa, di 2.100 miliardi di euro, quando esso, solo di interessi, costa ai cittadini 100 miliardi all'anno.

Si tratta di un debito inestinguibile, che peraltro, con la scusa di doverlo ridurre, i governi nazionali, succubi della Troika, continuano imperterriti ad aumentare la tassazione ed a ridurre i servizi essenziali attraverso le cosiddette misure di austerità.
In pratica, è come voler salvare un tossicodipendente in overdose, iniettandogli una dose di droga ancora maggiore.

Il 2014 sarà l'anno in cui l'Italia richiederà gli "aiuti" al FMI, e dove verrà abbassata ulteriormente la soglia per l'utilizzo del contante, con la scusa della "lotta all'evasione fiscale".
Probabilmente il 2014 sarà anche l'anno in cui avverrà il repentino cambio delle euro-banconote, costringendo così coloro che detengono contanti fuori dalle ladre banche, a far rientrare il loro denaro nelle fameliche casse dei banchieri ed a venire tassati per questo. (leggi qui)

Un sistema così concepito è un regime dittatoriale contrario alla libertà e al benessere delle persone, è uno stato di polizia mascherato da sistema "democratico" che è giusto abbandonare al suo scontato epilogo di povertà e insicurezza sociale sempre più diffusa.

Chi ama la libertà e vuole dare una speranza ai propri figli di un domani migliore, non rimane in Italia e nemmeno nella UE.







Nessun commento:

Posta un commento