14/02/13

Grecia chiama Italia! Arriviamo, solo un momento, prego!

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 di Fabio Pupulin

Ormai non c'è un solo blogger in Italia, che non stia parlando quotidianamente della tremenda crisi umanitaria che il popolo greco, suo malgrado, sta attraversando ormai da alcuni anni, e di come questa situazione, di ora in ora, stia scivolando verso gli abissi di una tragedia, che non appare più come solo greca.

I blogger e i vari siti internet indipendenti informano, mentre giornali, radio e tv tacciono!

Nulla di cui meravigliarsi, per carità, questa è la nostra "democrazia", fondata sulle menzogne e sull'inganno quotidiano, che i cosiddetti mezzi di "informazione",  manipolando o tacendo le notizie, contribuiscono a creare.

Infatti, la carta stampata sta perdendo sempre più lettori, i quali si stanno rivolgendo in maniera sempre più massiccia alla rete per informarsi meglio e di più, mentre i telegiornali li si guarda solo per ridere.

Ed è dalla rete allora, che si possono leggere articoli come questo (clicca qui), comparso quasi un anno fa, in cui veniva descritta la situazione politica greca così come si presentava allora.

Riporto alcuni passaggi, e si noti la sorprendente somiglianza con la situazione politica in cui versa in queste ore l'Italia:


"Si sono concluse da poco le elezioni in Grecia.
Si è avuto un crollo dei due partiti maggiori, quindi, quei partiti che avevano appoggiato le misure di austerità volute dall’ Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale,...
"

"Il vero punto di interesse in queste elezioni anticipate sta nelle elezioni stesse, e precisamente nel fatto che siano state indette.

La Grecia, infatti, al pari dell’Italia, era fino a poco fa guidata da un governo di ‘tecnici’, facente capo all’ex banchiere centrale Papademos, uomo di fiducia dei poteri sovrannazionali ed in tutto affine al nostro Monti".


http://www.direttanews.it/wp-content/uploads/lucas_papademos.jpg"Papademos, si è dimesso poche settimane fa, assai prima del termine ‘naturale’ dell’attuale legislatura: e sono proprio queste dimissioni l’elemento che va valutato con grande attenzione, perché raccontano di un processo assai più ampio, un processo che coinvolge la sorte dell’intera Unione Europea".

"Come è noto, la Grecia è schiacciata da un enorme debito pubblico che non sarà in grado di ripagare, ed è questo un problema che interessa in primis i suoi principali creditori, ovvero le grandi banche europee".

"Papademos, il premier tecnico, venne posizionato a capo del governo per garantire in prima persona che parte di questo debito fosse recuperato".

"..., nel suo breve mandato, l’ex banchiere centrale non ha fatto altro che seguire alla lettera le imposizioni che arrivavano dalla BCE e dal FMI, strangolando con tasse e tagli una economia già in coma profondo, e raccattando tra il patrimonio dei singoli cittadini quanto più valore fosse possibile".

"E' stato un curatore fallimentare, in altri termini".


"...rinunciando al suo posto, l’ex premier greco ha fatto intendere che il suo compito era concluso, ovvero non c’era più niente da raccogliere".

"La popolazione era stata strizzata al massimo, le rape non avevano più sangue.
Questo significa che siamo vicini al giorno in cui il fallimento della Grecia verrà annunciato ufficialmente".

"Ora i tecnici si sono fatti da parte, ed hanno lasciato il paese in mano ad una accozzaglia di partiti menomati che palesemente non hanno nessuna possibilità di attuare un qualsivoglia piano, una parodia di parlamento che ormai non mantiene nemmeno la forma di quello che dovrebbe rappresentare".

"Una questione che non riguarda solo al Grecia, ma che potrebbe rappresentare l’inizio dell’ultimo atto di quella che nei libri di storia verrà ricordata come la Grande Crisi Economica del 2008".

Si noti la similitudine tra la situazione greca dell'anno scorso e quella italiana di questi giorni. Si sostituisca al nome di Papademos il nome di Monti, e si leggano con attenzione le parti in grassetto...impressionante no?

Sulla crisi greca, ho scritto su questo blog un precedente articolo, che avevo concluso con queste parole:

 "Noi italiani abbiamo solo una fortuna, guardando ora la Grecia, è come se ci guardassimo allo specchio tra un anno, o poco più, ma siamo talmente vili che facciamo finta che l'immagine riflessa sia di qualcun altro".

Anche le casualità hanno i loro limiti!




2 commenti:

  1. Capisco il timore ma non condivido per niente la responsabilizzazione. Come al solito , e questo ormai viene detto a livello internazionale, l'Italiano non ha memoria. L'ultimo arrivato si becca tutte lecolpe. Ma dove eravate , con chi eravate . Avete già dimenticato il ponte di Messina, gli inviti a non pagare le tasse, a commerciare in nero, la crescita del debito pubblico da quanto il Cavaliere di Arcore soii è me3sso in politica per salvarsi dalla bancarotta e dai tribunali!!!? Non è che tifa per Monti,ma, per favore, tentiamo di non perdere quel poco di dignità cancellando la gestione casalinga, con cordate di amici, di un personaggio che ha dato del coraggioso ad un assassino come Mangano perchè si è portato nella tomba quanto sapeva dell'associazione Berlusconi- Mafia. Per favore, non strumentalizziamo una campagna elettorale al punto di imbiancare la portcheria di Arcore. Perchè non facciamoci illusioni da piferaio magico, come lo stemma dell'Alitalia sull'impennagio del ATR 130 è sempre sotto un sottile strato di vernice , lo schifo di Berlusconi, nessuna imbiancata la farà scomparire. Merda è, merda rimarrà

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    1. La questione evidenziata nell'articolo è molto diversa. Non riguarda il fatto di salvare una parte o di colpevolizzarne un'altra, ma di dimostrare l'analogia tra l'evoluzione della crisi in Grecia e quello che sta avvenendo in Italia. L'articolo vuole porre l'accento su come la gestione extranazionale della crisi sia la stessa in tutti gli stati UE, in particolare Grecia, Italia e Spagna. Si tratta di un copione ben collaudato, che nei prossimi mesi porterà anch Italia e Spagna a richiederegli aiuti al FMI.
      Poi, che Berlusconi & C., piuttosto che Bersani & C. o Bossi e soci, ecc. abbiano governato male e solo per se stessi lo sappiamo tutti. La mia non è una crociata in difesa di uno o dell'altro partito, non mi interessa. I partiti, dal punto di vista della governance, sono letteralmente morti a partire dal 1992, da quando l'Italia, con la complicità dei vari Amato, Prodi, D'Alema ecc. ha svenduto il Paese alla finanza internazionale, catapultandoci nel magico mondo globalizzato. Ecco i risultati! Arriva un quasiasi burocrate nominato dai suoi colleghi alla UE, che dell'Italia non gliene frega nulla, perché è un apolide, ed assieme ad un altro gruppetto di burocrati delle banche e delle assicurazioni (vero Fornero?), e senza che nessun partito gli si opponga, spolpa il popolo e il paese come gli hanno ordinato da Bruxelles.
      Se non vogliamo capire questo e rimaniamo ancorati alle inutili divisioni destra-sinistra, alto-basso, centro sù-centro giù, ci meritiamo di venire depredati. Ed infatti sta succedendo!

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