1929 oggi
di Fabio Pupulin
L' "operazione Cipro", condotta dalla UE in combutta con la BCE ed il FMI (la Troika), e arrogantemente auspicata dalla Germania, con la Merkel in testa, è riuscita nel suo intento di creare allarme tra i risparmiatori europei, soprattutto spagnoli ed italiani.
Nella giornata di lunedì 18 marzo infatti, la Borsa di Milano ha perso il 2%, ed a risentirne sono stati in particolare, i titoli bancari (strano no?).
Il motivo principale della perdita subita dai titoli bancari, è da attribuire al fatto che quello che sta succedendo a Cipro, costituisce un pericoloso precedente, quindi c'è il rischio concreto che si possa verificare una "corsa agli sportelli" anche in altri paesi che in questo periodo si trovano sotto il fuoco incrociato della Troika, fra cui Spagna e Italia (i cosiddetti PIIGS).
I soliti "esperti", cioè coloro che sono a libro paga dei maggiori media di "informazione" economica, smentiscono che ciò possa accadere, minimizzando il problema e dichiarando che lo scudo anti-spread della BCE eviterà un simile evento! L'importante è crederci!
Questi sono tutti segni premonitori di quello che presto investirà anche altri paesi europei da tempo nel mirino della finanza speculativa e dei tecnocrati europei, i quali vedono l'ora di finanziare gli "aiuti" agli stati "euro-deboli", per poi chiedere in cambio altre misure di austerità e "privatizzazioni".
Monti e Bersani, nei mesi scorsi, hanno già stretto il patto con i burocrati europei riguardo alla richiesta di aiuti da parte dell'Italia.
In situazioni di grande incertezza come questa, i soldi prendono il volo dalle banche, ed infatti a Cipro, solo il sentore che un simile manovra di esproprio della ricchezza personale potesse divenire realtà (come in effetti è avvenuto), ha fatto fuggire all'estero 4,5 miliardi di euro solamente nell'ultima settimana.
E in Italia? Quanto manca?
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