di Fabio Pupulin
Una farsa, una comica questi partiti, PD e Bersani per primi.
Non bastavano i due "gemelli diversi", i due "ammazzapartiti" per antonomasia, la premiata coppia Fini & Casini, rei di aver suicidato in un colpo solo sia il centro (UDC), che la destra o quello che ne era rimasto (FLI!! fu AN, fu MSI).
In questi ultimi mesi, il popolino italiano, oltreché vedersi ridotto in miseria, sta assistendo anche alla sparizione dalla scena politica, della sinistra, o di quello che ne è rimasto (non che dispiaccia!).
Responsabile principale di questo suicidio annunciato, l'incapace ed ottuso segretario di partito, Bersani.
Se Napolitano, è considerato da molti il peggior Presidente della storia della Repubblica, Bersani può tranquillamente considerarsi il peggior Segretario della storia del fu PCI, fu PDS, fu DS, ed ora, fu PD!
Un suicidio annunciato comunque questo della sinistra, ben visibile già da molti anni, almeno dai tempi di D'Alema Presidente del Consiglio (1998), periodo in cui l'inciucio della pseudo-sinistra con Berlusconi, divenne palese ed evidente anche a chi era cieco, sordo e analfabeta.
Berlusconi, nonostante tutti i proclami dei sinistri che sedevano in Parlamento, non perse una sola delle sue TV private, e si continuò come se niente fosse, a spartirsi in maniera proporzionale ed equa tutte le cariche e le poltrone delle istituzioni, anche con la complicità della ridicola Lega.
Considerando che, l'altro"grande" polo che dovrebbe rappresentare l'ala moderata e di centro, il Popolo delle Libertà, esiste solo perché c'è Berlusconi, oramai prossimo agli ottant'anni (classe 1936), è logico pensare che quando "papi" uscirà di scena, del sopraccitato Polo, non resterà nulla!
E, mentre nel Paese, ogni giorno che passa, chiudono oltre mille attività e
ci sono oltre duemila nuovi disoccupati, senza contare le decine di
imprenditori e licenziati che decidono di emigrare nell'aldilà sparandosi, impiccandosi o buttandosi dentro qualche fiume o lago, a due mesi dalle elezioni, il Paese è ancora senza uno straccio di governo, con Monti ancora Presidente del Consiglio dal novembre 2011, grazie alla investitura divina ricevuta dagli USA, dall'UE ed avvallata dal Peggiore!
Ed ecco che ora, per nominare il prossimo Presidente di questa Repubblica delle banane, stiamo assistendo a miserabili e volgari guerre intestine tra ladri di stato disposti a tutto pur di non perdere i loro privilegi.
Ecco che ora, appare chiaro anche ai più distratti, che Bersani e Berlusconi, hanno molto di più in comune delle tre iniziali del loro cognome!
Entrambi, cercano di accordarsi su di un candidato, che oltre a godere del benestare dei nostri padroni, gli americani, sia in grado di garantire un' "equa contemperazione" dei loro interessi di bottega.
E quando si parla di bottega, il pensiero corre subito al mitico personaggio dei film "Amici Miei", interpretato da Ugo Tognazzi; il Conte Mascetti!
Era costui infatti, che, pur ridotto in miseria (come il popolo italiano), quando aveva di fronte persone che litigavano per meri interessi personali, li apostrofava con l'aggettivo "bottegai".
Il Conte, nonostante tutto, aveva conservato due qualità che a questi politicanti sono sempre mancate: la dignità e l'onestà.
Conte Mascetti Presidente, subito!
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