24/04/13

Facce di BIP!

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di Fabio Pupulin

Ladri, corrotti, arroganti ed impuniti.
Come definire questa congrega di usurpatori della ricchezza pubblica prodotta dal lavoro e dalle fatiche altrui?
Perché di lavorare, questi pseudo-uomini, non sanno nemmeno da che parte si cominci, per il semplice motivo che non l'hanno mai fatto in vita loro.

La maggior parte di questi loschi figuri, calca la scena politica (e capirai che scena), da almeno trent'anni, altri da molto più tempo, come per esempio il "Bis O' Presidente", il "velista" D'Alema, o il "tecnico" Giuliano Amato, ex braccio destro di Craxi ed autore delle più grandi "tosate" a spese delle pecore italiote.
Per non parlare dei vari Prodi, Ciampi, Dini, ecc, ecc.

In pratica, a due mesi dal voto del 24-25 febbraio scorso, oggi gli italiani si ritrovano esattamente al punto di prima, con lo stesso Presidente della Repubblica, un novantenne ex comunista e sostenitore dei "poteri forti" (leggasi UE, BCE, FMI-USA), e con un governo in via di formazione che si prepara a seguire la stessa strada maestra tracciata dal precedente "governo tecnico" guidato da Monti.

Dunque cosa ci aspetta? 
Ancora rigore, tasse, tagli alla spesa pubblica, quella necessaria a noi ovviamente.
In quest'ottica infatti, sono già previsti tagli per almeno nove miliardi di euro in settori quali, sanità, istruzione e servizi alle fasce più deboli, senza contare il già annunciato aumento dell'IVA e l'introduzione della TARES!

Il tutto in concomitanza della più grande depressione economica della storia del mondo "sviluppato", mentre tutti i fattori macroeconomici (PIL, indebitamento pubblico e privato, disoccupazione) preannunciano il peggio, dal momento che si stanno deteriorando mese dopo mese.

Tutto questo, mentre le tanto decantate "facce nuove" all'interno dei soliti partiti, che avrebbero dovuto segnare la svolta, altro non sono che degli ologrammi delle precedenti, dalle quali non possiamo attenderci nulla di buono.

Credo che 738 voti per la rielezione del novantenne Napolitano con ovazione finale del Parlamento riunito in seduta comune, possano bastare per rendere l'idea.

E del cosiddetto popolo?
Hai perso il lavoro? Sei senza soldi? Non sai più come tirare avanti? Hai anche dei figli?
Affari tuoi! Al massimo puoi sempre suicidarti!

Quanto scritto finora, non ha nulla a che vedere con la critica ed il lamentarsi fine se stessi, ma si tratta di una pura e semplice presa di coscienza della realtà, e al punto in cui siamo, è chiaro che non c'è la volontà da parte di coloro che tirano i fili di cambiare le cose.

Siamo in piena decadenza di valori, di idee e di cultura, ad uno scollamento totale tra il paese reale e la classe politica, incapace di governare e vigliacca nel prendere decisioni.

L'unica soluzione praticabile e realistica, per chi può e ne ha la forza, è di prendere ed emigrare all'estero, al di fuori dell'area dell'euro, in Paesi che offrono ancora la possibilità di vivere più serenamente.

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