12/05/13

LO STATO UCCIDE A MAGGIO, LUGLIO O SETTEMBRE!

http://www.agemobile.com/files/misteri-misteriosi-italia-ipad-1.jpg
(di Fabio Pupulin)


Li chiamano "delitti di mafia", ma sono delitti di Stato, o meglio, dello Stato-mafia!

Al riguardo, il magistrato Ferdinando Imposimato ed il giornalista Sandro Provvisionato, qualche anno addietro, hanno scritto un interessantissimo libro-documento sul caso Moro, dal titolo "Doveva Morire" (ediz. Chiarelettere), nel quale vengono messi in luce molti aspetti della vicenda, che la ragion di stato, volutamente, continua a considerare "oscuri".
L'Italia, il Paese degli "omicidi di Stato" e dei misteri, è uno dei paesi al mondo, più violenti ed inquietanti per quanto riguarda la soppressione fisica dei suoi "servitori" più fedeli ed onesti.

Anche l'uccisione di Aldo Moro è un delitto di Stato, e non solo, e le Brigate Rosse, sono state utilizzate per lo scopo, dagli apparati dei servizi segreti di Italia e Stati Uniti (Cia), nonché dalla Raf, Stasi e Kgb.
Negli scorsi giorni, precisamente il 9 maggio, correva la triste ricorrenza dell'omicidio del politico della DC, Aldo Moro, e di Peppino Impastato, uno dei simboli della lotta alla mafia.

Moro ed Impastato, morirono entrambi il 9 maggio del 1978, ed entrambi furono uccisi perché scomodi al "sistema" che ancora oggi, alla luce del sole, si sta spartendo il potere.

Basta guardare i nomi dei personaggi che, in questi giorni, sono stati eletti alla presidenza delle varie commissioni parlamentari.
Nomi del "calibro" di Cicchitto, Vito, Palma, Formigoni, Casini, ...! Una garanzia affinché nulla cambi, affinché tutto continui come prima e meglio di prima.

Pochissime le parole, i servizi televisivi e gli articoli di stampa, spesi il 9 maggio scorso, per ricordare l'anniversario della morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, mentre, tutti i vergognosi massmedia erano impegnati a commemorare la morte di Andreotti, uno dei personaggi politici più inquietanti e discussi della storia dell'Italia repubblicana.

I "delitti di Stato", di cui sono rimasti vittime molti, troppi uomini, si distinguono, oltreché per la chiara mano che li guida, anche per un altro particolare: le date in cui tali delitti sono avvenuti.

Questo, perché molti uomini delle istituzioni, anche se non si dice, sono massoni, e la massoneria, con i suoi adepti, per comunicare, usa simboli e rituali precisi, tra cui la cabala.

Sarà forse un caso, ma si provi a fare attenzione alle date in cui molti uomini dello stato sono morti ammazzati ad opera dello stato stesso.
Si noti come i mesi ricorrenti siano quelli di maggio, luglio e settembre, e seconda del ruolo istituzionale ricoperto dalla vittima.

Ad esempio, il "pool antimafia" di Palermo, costituito dai giudici Chinnici, Falcone, Borsellino, Di Lello, Guarnotta, e dai poliziotti, i commissari Montana e Cassarà, fu decimato nell'arco di nove anni.

Gli unici due superstiti, furono i giudici Di Lello e Guarnotta, mentre i giudici Chinnici, Falcone e Borsellino, e i due poliziotti Montana e Cassarà, furono uccisi tutti nel mese di maggio o luglio, ad eccezione di Cassarà, che fu ucciso il 6 agosto 1985, esattamente una settimana dopo il suo collega Montana.

http://giotto.ibs.it/cop/cop.aspx?s=B&f=170&x=0&e=9788860410092 Rocco Chinnici (29/07/1983)

http://forumlegalitapdfirenze.it/wp-content/uploads/2013/04/download-150x150.jpg Beppe Montana (28/07/1985)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/9/97/Antonino_cassara.jpg/220px-Antonino_cassara.jpg Antonino Cassarà (06/08/1985)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/3/3c/Giovanni_Falcone.jpg/220px-Giovanni_Falcone.jpg Giovanni Falcone (23/05/1992)

http://www.trentoduepuntozero.it/wp-content/uploads/2012/07/paolo-borsellino.jpeg Paolo Borsellino (19/07/1992)


Altri illustri omicidi di uomini dello stato, sono avvenuti nei mesi di maggio, luglio o settembre, ed i mandanti paiono essere sempre uomini a capo di importanti istituzioni dello stato, i quali, pur non essendo stati essi stessi a compiere fisicamente l'infame gesto omicida, non potevano non sapere o non essere a conoscenza del pericolo che le vittime correvano.
Vediamoli questi altri illustri "delitti di Stato".

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/87/Moro.jpg Aldo Moro (09/05/1978)

http://www.gonews.it/foto/ambrosoli_giorgio.jpg Giorgio Ambrosoli (11/07/1979)

http://s3.stliq.com/c/l/3/35/24528574_dalla-chiesa-oggi-il-della-valigia-vuota-di-mio-padre-conferma-la-matrice-politica-del-suo-omicidio-3.jpg Carlo Alberto Dalla Chiesa (03/09/1982)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/3/3d/Giudice_Rosario_Livatino.jpg/220px-Giudice_Rosario_Livatino.jpg Rosario Livatino (21/09/1990)

Forse sarà stato il caso, forse ci sono state motivazioni particolari a spingere gli apparati dello Stato-Mafia ad "agire" sempre in quei particolari periodi dell'anno, forse c'entra la cabala, che va a braccetto con la massoneria, di cui fanno parte i più influenti uomini politici, d'affari e delle istituzioni di questo disgraziato paese, ma il ripetersi di questi omicidi, sempre negli stessi mesi, è una coincidenza un po' troppo evidente.
Certo, non è il sottoscritto ad avere in mano la risposta, e forse una risposta non c'è, però non si può fare a meno di notare la sinistra coincidenza, che ha visto perire tutti questi uomini e le loro scorte, sempre negli stessi tre mesi dell'anno.

"Nella cerchia di coloro che, ai vertici delle istituzioni, diressero, coordinarono, indirizzarono e seguirono le indagini sul sequestro Moro, ben cinquantasette erano iscritti alla P2" (dal libro sopraccitato, "Doveva Morire").
 

 

Nessun commento:

Posta un commento