17/06/13

COLLASSO BANCARIO IN ARRIVO?

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Nelle ultime settimane, si sono affacciati all'orizzonte alcuni segnali molto minacciosi che potrebbero essere i prodromi di un imminente shock bancario di proporzioni devastanti.
Lasciando perdere i pilotati massmedia, gli "economisti" di grido stipendiati dal mainstream e i politici ignoranti o conniventi con la finanza speculativa, all'orizzonte (che poi tanto lontano non è), possiamo osservare:

-  l'euro che si è rafforzato su tutte le altre valute, senza che a ciò corrisponda un reale miglioramento della situazione economica dei Paesi aderenti alla moneta unica;

- USA e Giappone che stanno stampando quantità industriali di dollari e Yen innondando i mercati di liquidità, senza che ciò sia sufficiente a traghettare i mercati fuori dalla depressione economica;

- sofferenze bancarie fortissime in tutta la UE;

- tassi di interesse di tutta Europa in crescita rispetto al Bund tedesco (il ché significa che lo spread  sta nuovamente salendo, con conseguente crescita del debito pubblico, quindi maggior indebitamento dello stato il quale a sua volta aumenterà la tassazione e continuerà a tagliare servizi, welfare e pensioni);

- il "caso" di Cipro, con il prelievo forzoso dai depositi dei correntisti delle banche cipriote, stabilendo ed istituzionalizzando un pericolosissimo precedente;

- dal 1° gennaio di quest'anno, i Titoli di Stato di nuova emissione di tutti i Paesi aderenti al Fiscal Compact (quindi anche l'Italia), non sono più garantiti;

- Unicredit (da molti chiamata "UNIDEBIT"), MPS e Intesa San Paolo (quest'ultima tra le banche della UE più a rischio!) accusano sofferenze per centinaia di miliardi di euro (solo Unicredit, presenta sofferenze per oltre 80 miliardi di euro!);

- le banche si stanno trovando alle prese con un numero sempre crescente di imprese sulla via del fallimento, sicché, fatturato delle imprese e loro esposizione bancaria si stanno avvicinando pericolosamente, come dal grafico sottostante:
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-  in queste ore, si sta discutendo la possibilità di dotare il Fondo Salva Stati (ESM), di 60 miliardi di euro per salvare dal collasso le banche europee in difficoltà, e a questo punto, è corretto ritenere la vera natura dell' ESM come un vero e proprio fondo salva banche e non salva stati (anche se nella situazione attuale, le Banche sono lo stato!). 

Al riguardo, a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la questione,  consiglio vivamente la lettura dell'ottimo articolo apparso ieri sul sito di Paolo Barrai, MERCATO LIBERO (clicca qui).

Infine, come se non bastasse, Joerg Asmussen, Executive Board Member della BCE, ha confermato pubblicamente la reale possibilità che le banche in difficoltà, per salvare i propri bilanci, potranno rifarsi prima sugli azionisti, e poi, se fosse necessario, anche sui risparmiatori, con la confisca parziale o totale dei loro soldi (leggi qui l'articolo).

Chi ha quote consistenti di risparmi, farebbe bene ad iniziare a spostarli in lidi più sicuri, al riparo dalla finanza predatoria messa in atto da banchieri ladri, che attraverso leggi ad hoc approntate da una politica corrotta, sta facendo pagare le proprie perdite a coloro che lavorano e risparmiano.

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