01/06/13

DA "CENTRALE A BIOMASSE" A INCENERITORE DI RIFIUTI?



(di Fabio Pupulin)

"ciao Fabio, sabato mattino sono passato davanti all'entrata della Zignago e ho visto un camion parcheggiato carico di vecchi pneumatici, servono forse alla ZP per creare maggiore caloria??
Ho sentito poi al TG3 che l'inceneritore di Fusina verrà chiuso entro fine anno, ma poi il secco dove lo mandano? a Villanova?"

"grazie per l'informazione del camion...
Fusina è destinato a chiudere perché non riceve quantità sufficienti di rifiuti da bruciare. Da qualche parte la rimanenza dovrà andare, e come sai, lo Statuto della Zignago Power contempla anche l'incenerimento dei rifiuti. Spero non sarà così, però i presupposti ci sono tutti. E' difficile pensare che i Marzotto possano continuare a disboscare oltre 4000 quintali di legna ogni giorno all'infinito!
Purtroppo, si tratta di cose già ampiamente preannunciate dai comitati..."

Si tratta di uno scambio di mail che ho avuto qualche giorno fa con un lettore del blog, il quale, mi ha fatto presente che nei giorni precedenti, aveva notato un camion carico di pneumatici esausti, stazionare davanti al cancello di ingresso della Zignago, a Villanova di Fossalta di Portogruaro.

Ovviamente, non è possibile sapere a che scopo un simile carico stazionasse davanti alle industrie Zignago, né se veramente esso sia mai entrato nei suoi piazzali interni.

Il fatto però, fa pensare, ed alcuni segnali premonitori ci sono, dato che, come scritto sui giornali in questi giorni, l'inceneritore di Fusina (Venezia), entro l'anno chiuderà, perché la quantità di secco indifferenziato conferito non è più sufficiente per mantenere i suoi forni accesi (clicca qui per leggere l'articolo).

Inoltre, lo Statuto stesso della Zigango Power srl, prevede espressamente la possibilità di bruciare rifiuti di "ogni specie":

"La società ha per oggetto l'esercizio, in Italia e all'estero, diretto e/o indiretto, tramite partecipazione a società di qualunque tipo,…

la produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e calorica ottenuta attraverso la conduzione e gestione di termovalorizzatori per il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti di ogni specie; ...".

Come se non bastasse, da più parti, si sentono voci provenienti dall'"ambiente", indicare questa zona, come possibile (non è ancora certo nulla!), destinazione finale della residua frazione secca indifferenziata che, a causa della chiusura dell'impianto, non verrebbe più smaltita a Fusina.
L'operazione, a quanto pare, sarebbe facilitata dalla presenza della vicina discarica di Centa Taglio, dopo opportuna bonifica.
Questo è quanto si mormora!

Ora, non essendoci nulla di certo e nulla di deciso (a quanto pare), naturalmente tutti  (o quasi), ci auguriamo che simili voci rimangano tali e nulla più, anche se i preamboli per pensare al peggio ci sono tutti.

Una simile situazione però, merita alcune considerazioni riguardo alla condotta tenuta dalle Amministrazioni locali, in particolare di Fossalta di Portogruaro e Portogruaro e dai loro rappresentanti, riguardo alla questione della proliferazione delle centrali sul nostro territorio. 

Si può tranquillamente affermare, senza alcun timore di venire smentiti, che maggioranza ed "opposizione" di entrambi i comuni, le centrali a biomasse le hanno appoggiate. 

A Fossalta, il precedente sindaco Panegai, è il primo vero responsabile dell'insistenza sul territorio della Zignago Power, poi, ma solo poi, l'attuale sindaco Anastasia, trovatosi con la patata bollente in mano, per "convinzione" personale, o forse più per necessità, l'ha difesa a spada tratta.

A Portogruaro invece, a parte i tardivi e goffi ricorsi al TAR esperiti dall'Amministrazione Comunale nei confronti della Cereal Docks, e il fatto che i Comitati siano venuti in possesso del documento con cui l'Amministraziobne stessa dava il via libera all'insediamento della centrale a "biomasse" di Lugugnana (Nuova Annia), per fortuna rimasta ancora un progetto, il Comune ha giocato più "sporco".

Inizialmente, infatti, il sindaco Bertoncello e l'assessore Simonella, avevano finto di appoggiare l'azione di contrasto dei comitati, anche se nei fatti, era subito apparso evidente che la loro unica intenzione, era quella di incanalare la protesta a loro vantaggio, da una parte apparendo attenti alla questione agli occhi dell'opinione pubblica, e dall'altra invece, prendendo tempo e facendo in tal modo, il gioco a favore dei vari speculatori privati della zona, che con queste centrali fanno affari d'oro. 

Le prove a sostegno di quanto affermato? Moltissime!
Comitati "infiltrati", un'assemblea pubblica sulla questione, convocata al Teatro "Russolo" a tempo scaduto (settembre 2011), dopo averla procrastinata per un anno e mezzo, promesse non mantenute, il non aver mai espresso pubblicamente, nemmeno una volta, una parola di dissenso nei confronti della Zignago Power, e ciliegina sulla torta, la "promessa di Giuda" fatta dal sindaco Bertoncello di affidare un incarico al dott. Montanari per cercare di bloccare le centrali del portogruarese. 

Senza contare che, tra i banchi della cosiddetta "opposizione", a parte alcune solitarie interrogazioni del consigliere Florean, non solo non si è mai mosso un dito nei confronti dell'assurda invasione di centrali su questo fazzoletto di terra, ma addirittura, un consigliere, in una situazione di leggero conflitto di interessi, è risultato perfino essere il progettista di una di queste centrali.

E cosa dire di certi "ambientalisti" nostrani, che quando si è trattato di manifestare la loro contrarietà al nucleare si sono stracciati le vesti, arrivando perfino a sdraiarsi a terra in piazza, avvolti da camici bianchi, mentre quando si è trattato di prendere posizione contro gli inceneritori che insistono a casa loro, si sono dileguati?

Salvo poi, fare i professori dal giornalino in cui scrivono, dando i voti ai comitati...!

Chi ha orecchie per intendere intenda, però, AMBIENTALISTI o lo si è sempre o non lo si è per nulla. 
L'"ambientalismo all'occorrenza o alla bisogna" è solo opportunismo, a volte pure vile!

In definitiva, la situazione di emergenza ambientale in ci versa il portogruarese, è lungi dal conoscere la parola fine, anzi, pare essere solo all'inizio.

Di questa degradata situazione, i veri responsabili, sono i burocrati della politica locale e i loro sodali, che con i loro silenzi, i loro inganni, il loro opportunismo e la loro viltà,  hanno svenduto il nostro territorio e la nostra salute a dei biechi speculatori.

Una classe politica formata da vili opportunisti, da condannare senza appello!









2 commenti:

  1. Ciao,a volte si prendono posizioni senza rifletterci troppo.
    Posso tranquillamente confermare in altro ambito, di persone partecipanti alla manifestazione NOTAV a Portogruaro, che alla prima occasione di visita alla città di Roma sono saliti su ITALO. A volte non so cosa pensare. Dispiace sicuramente molto.

    Vogliamo il cambiamento, ma faticare costa.E siamo punto a capo.

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    1. Sono consapevole che è difficile essere coerenti in ogni circostanza, qualche piccola "svista" ci può anche stare. Però, il caso degli "ambientalisti" nostrani è emblematico, e, a mio modo di vedere, denota anche una certa dose di malafede.

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