Una coincidenza?
L'Italia è fallita, lo era già da molto tempo, ma ora i conti pubblici sono fuori controllo, con le entrate che negli ultimi due anni sono crollate.
Le casse statali languono e la presa in giro dell'aumento dell'IVA, il cui aumento era già previsto per lo scorso primo luglio, non poteva più essere rimandata. Ecco allora la messa in scena della crisi di governo con le dimissioni in massa dei ministri del PDL, cioè i burattini del Gran Teatro di Washington e Bruxelles.
E' chiaro comunque, che il solo aumento dell'IVA sarebbe solo una goccia nel mare dell'inestinguibile debito italiano, ammesso poi, che all'aumento dell'aliquota, corrisponda un reale aumento delle entrate dello stato.
Inoltre, per rispettare l'impossibile vincolo del 3% del rapporto debito/PIL sono necessarie almeno tre manovre da 20 miliardi di euro all'anno! Come sarebbe possibile imporre una simile manovra al popolino italiano senza la scusa di un "crisi di governo".
L'Italia da questa sera, sabato 28 settembre, è di fatto fallita, ed a partire da ora lo stivale è ufficialmente nelle mani dei burocrati UE.
Questo, nel concreto significa:
- commissariamento delle istituzioni del paese (come in precedenza, solo che adesso ciò verrà comunicato ufficialmente agli italioti);
- svendita ai capitali stranieri amici, degli assets pubblici portanti (Alitalia, Telecom, Industria, ...);
- ricorso agli aiuti del "fondo salva stati" (MES) con conseguenti ulteriori tagli alla spesa pubblica, al welfare, alle pensioni, blocco degli stipendi, ...
- blocco alla libera circolazione dei capitali;
- alte probabilità di prelievi forzosi dai c/c e/o blocco dei prelievi di denaro contante dalle banche.
Lunedì 30 settembre, l'Italia si sveglierà ufficialmente fallita.
Se non sbaglio, Beppe Grillo, qualche settimana fa dal suo blog, aveva detto che l'Italia sarebbe fallita in autunno!
La Grecia è vicinissima.
Nessun commento:
Posta un commento